Chi è Carmen Villani: età, vita privata e carriera della cantante

Cantante e interprete di alcuni brani di grande successo, ma anche attrice e showgirl: ecco tutto quel che c’è da sapere su Carmen Villani.

Ai più giovani il nome di Carmen Villani dirà forse poco o nulla, ma la sua voce e i suoi grandi successi musicali hanno superato indenni la prova del tempo e sono entrati, in un modo nell’altro, nella vita di (quasi) tutti noi. Conosciamo più da vicino questa intramontabile cantante, attrice e showgirl italiana.

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L’identikit di Carmen Villani

Carmen Villani è nata a Ravarino (Modena) il 21 maggio 1944. Appassionata di musica sin da giovanissima, ha iniziato a esibirsi nelle balere dell’Emilia, grazie all’interessamento di uno dei suoi tre fratelli, Foliero, appassionato di jazz (mentre la sorella maggiore Renata, sarta, si occupava di confezionarle gli abiti di scena).

Nel settembre del 1959, a soli quindici anni, ha vinto il Festival di Castrocaro presentando la swingata Quando una ragazza (a New Orleans) di Lelio Luttazzi e Cry Me a River. Ingaggiata dall’etichetta discografica Bluebell Records, ha subito inciso due 45 giri (il primo, Sul banco di scuola, era un blues scritto da Giorgio Calabrese con lo pseudonimo Screwball).

Poi è stata notata da Fred Buscaglione, che le ha proposto di entrare nel suo gruppo, gli Asternovas. Dopo l’interruzione della collaborazione per via della tragica scomparsa dell’artista torines, Carmen Vllano ha inciso un altro singolo con la Bluebell, Tramonto in Canada.

La svolta nella carriera della cantante arriva nel 1962 con la partecipazione al film Un uomo da bruciare, diretto da Valentino Orsini e dai fratelli Taviani, in cui canta Un domani per noi, composta dal maestro Gianfranco Intra e da Federico Monti Arduini. Seguirà un singolo contenente due cover, Brucia (Come and get it) e Potrai fidarti di me (You Can Depend on Me) in seguito ripresa anche da Fausto Leali, con cui Carmen Villani entra per la prima volta in classifica. Sull’onda di questo successo si moltiplicano le apparizioni televisive, tra cui quelle a Strettamente musicale e Il paroliere questo sconosciuto.

Nel 1963 Carmen Villani partecipa al Cantagiro con Io sono così, e la sua voce comincia a colpire gli addetti ai lavori per la sua grinta e le venature blues. Nel 1964 presenta Imparerò a nuotare a “Un disco per l’estate” e si fa ascoltare nei jukebox con Congratulazioni a te, una delle prime canzoni italiane con sonorità beat e l’anno successivo, saltato il debutto a Sanremo per cause di forza maggiore, vengono pubblicati il blues Amerai solo me e il melodico Io ca te voglio bene, nonché un 45 giri con il complesso beat Avengers che diventa la sigla italiana della serie di telefilm Agente speciale.

Ma il vero successo per Carmen Villani arriva con Bada Caterina, scritta dal maestro Armando Trovajoli con un testo di Franco Migliacci, e tratta dalla colonna sonora del film Adulterio all’italiana (1966), con Nino Manfredi e Catherine Spaak, che vince la Caravella d’oro a Bari e arriva in classifica. Seguirà Mille chitarre contro la guerra, un brano antimilitarista di Umberto Napolitano, e nel 1967 il tanto atteso debutto a Sanremo con Io per amore, scritta da Pino Donaggio, che raccoglie un discreto successo. Nel 1969 Carmen Villani torna sul palco dell’Ariston con Piccola piccola, nel 1970 con Hippy (in coppia con Fausto Leali) e nel 1971 con Come stai (presentata insieme all’autore, Domenico Modugno).

Nel 1968, Armando Trovajoli le affida il motivo conduttore di un altro film di successo, Il profeta di Dino Risi, nel 1971 è a Canzonissima con Bambino mio e riceve il Premio simpatia per essersi distinta in campo sociale, nel 1972 Carmen incide una canzone scritta da Mogol e Lucio Battisti, Perché dovrei, e nel 1973 viene distribuito su 45 giri un altro brano tratto da una colonna sonora, L’ultimo uomo di Sara, scritto da Ennio Morricone e parte dell’omonimo thriller diretto da Maria Virginia Onorato. Poi, dopo avere interpretato con Domenico Modugno Come stai a Sanremo, la cantante decide autonomamente di ritirarsi dalla carriera discografica per dedicarsi a quella cinematografica, diventando una delle principali e più popolari rappresentanti della commedia erotica all’italiana (tra le sue “concorrenti” Edwige Fenech, Gloria Guida e Nadia Cassini).

Ricordiamo in particolare il film del debutto (1974), girato dal marito Mauro Ivaldi: Brigitte, Laura, Ursula, Monica, Raquel, Litz, Florinda, Barbara, Claudia, e Sofia le chiamo tutte… anima mia, vincitore del Premio Totò come miglior commedia. Ma anche La supplente di Guido Leoni (1975), L’amica di mia madre (1975), Ecco lingua d’argento (1976), Grazie tante arrivederci (1977), L’anello matrimoniale (1979), Lady Lucifera. Negli anni ’80 Carmen Villani ha deciso di ritirarsi definitivamente a vita privata, e all’inizio del decennio successivo, dopo la prematura morte del marito si è trasferita in campagna, prima nella “sua” Emilia, poi nella Tuscia, per avvicinarsi alla figlia.

EDS

 

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