Don Davide Imeneo minacciato di morte per essersi opposto al Gay Pride

Don Davide Imeneo minacciato di morte per essersi opposto al Gay Pride di Reggio Calabria. 

Don Davide Imeneo

Gravissime minacce di morte nei confronti di Don Davide Imeneo, direttore de L’Avvenire di Calabria, nonché portavoce dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. Il prelato si era apertamente schierato contro il recente Gay Pride di Reggio Calabria e si era rivolto al sindaco del Pd con queste parole: “Ci chiediamo perché il Comune abbia stigmatizzato la manifestazione del Bus delle Famiglia: la tappa reggina, infatti, è stata osteggiata dalla Commissione Pari Opportunità di Palazzo San Giorgio. Ma come? Una Commissione comunale vocata all’inclusione sociale che «esclude» a mezzo stampa chi la pensa differentemente dalla Comunità Lgbt? Sindaco Falcomatà, la sua presenza in prima fila al Gay Pride, quindi che significato assume? Può dirci pubblicamente se sostiene anche le posizioni più progressive dei soggetti promotori che sfilavano accanto a lei, quali l’adozione e l’affido dei figli alle coppie omosessuali?”.

Le minacce gravissime ricevuta da don Davide Imeneo

“Tua madre doveva abortirti. Ti abortiremo noi. Prete di merda”. Sono queste le parole recapitate al prete e firmate da Riscossa Arcobaleno. Intervistato da Il Giornale il prete, che ha ricevuto molti attestati di solidarietà, ha spiegato: “L’intento dell’Arcidiocesi era quello di smascherare la doppia morale della politica, che strumentalizza i Pride ma che, alla prova dei fatti, è carente sul fronte dei diritti, di tutti i diritti. Ovviamente L’Avvenire di Calabria proseguirà indisturbato le proprie inchieste, la prepotenza non può spegnere la voce di chi è chiamato a raccontare la verità”. 

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