Carabiniere ucciso, la famiglia dell’omicida incredula: “Non può essere”

Carabiniere ucciso
Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso – FOTO: Facebook

I genitori di Elder Lee non si capacitano di quanto compiuto dal loro viziatissimo figlio in merito alla vicenda del carabiniere ucciso. Indizi pesanti contro di lui.

La famiglia del 19enne cittadino statunitense ritenuto responsabile della morte del carabiniere ucciso la notte del 25 luglio si dice sotto chock. Il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, originario di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, era stato accoltellato più volte dal giovane dopo che questi ed un connazionale suo complice avevano incontrato una donna precedentemente borseggiata per completare una trattativa in merito alla restituzione di documenti e chiavi di casa. In effetti sulla colpevolezza del 19enne, il cui nome è Elder Finnegan Lee, non sembrano proprio esserci dubbi dopo il ritrovamento dell’arma del delitto, di abiti insanguinati e della borsa della donna nella camera di albergo che questi divideva con un 18enne, come lui proveniente dalla California. La famiglia di Elder Lee si è detta profondamente turbata ed esprime cordoglio ai parenti del carabiniere ucciso. “Non abbiamo ancora parlato con nostro figlio. Chiediamo il rispetto della nostra privacy. I nostri pensieri vanno a coloro che sono stati colpiti da questa tragedia”, hanno comunicato all’emittente americana Abc i genitori del giovane.

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I due vengono definiti ricchi, viziati e dediti soltanto allo sballo. Si trovavano a Roma in vacanza, in un albergo da almeno 200 euro a notte. Elder Lee ostentava in particolare la sua ricchezza. Gabriel Christian Natale Hjort invece è sempre parso “strafatto di droga”. Ci sono delle riprese vide estrapolate da una videocamera di sicurezza che riprendono entrambi darsi alla fuga per le strade di Roma dopo l’omicidio di Cerciello Rega, compiuto nel quartiere Prati, a poca distanza dal Vaticano. Nella loro lussuosa camera d’albergo c’erano pillole, birra ed articoli di lusso frutto del loro shopping di migliaia di euro. Stavano pianificando il ritorno in tutta fretta negli Stati Uniti, con un volo già prenotato, ma le forze dell’ordine italiane sono riusciti a bloccarli appena in tempo.

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