Mattia Torre, chi è: vita, carriera e storia del regista morto a 47 anni

Mattia Torre, chi è: vita, carriera e storia del regista e sceneggiatore morto prematuramente a 47 anni. In questi giorni nelle sale il suo ultimo film “Figli” con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi.

Mattia Torre

E’ scomparso dopo una lunga malattia Mattia Torre. Un nome che forse non dirà nulla a molti di voi, ma che lavorava da anni dietro alle quinte di alcuni degli show e delle fiction tv più amate dal pubblico.

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Mattia Torre, autore, drammaturgo, regista e sceneggiatore si fece notare negli anni ’90 scrivendo alcune commedie teatrali come L’ufficio, Io non c’entro, Tutto a posto e Piccole anime. Pii la grande fama e il successo arrivano con Boris, la serie tv che prende in giro proprio il mondo dello spettacolo in maniera dissacrante e con un linguaggio del tutto nuovo per la tv italiana. Sceneggiatore anche del film tratto dalla serie, scrive il libro La linea verticale dal quale trarrà poi una serie tv. Si tratta della sua storia, quella della sua lunga malattia e del ricovero ospedaliero per combattere il cancro. Interpretato da Valerio Mastandrea aveva collaborato anche con l’attore romano nel monologo scritto da Torre Colpa di un altro. Come autore televisivo ha collaborato con Serena Dandini in Parla con me e The Show must go off.

Molto apprezzato qualche tempo fa in tv il monologo di Mattia Torre “I figli ti invecchiano”. Il monologo, letto proprio da Mastandrea durante il programma Epcc di Cattelan iniziava così: “I figli invecchiano. Ma non invecchiano loro. Invecchiano te. I figli ti invecchiano perché passi le giornate curvo su di loro e la colonna prende per buona quella postura. Perché parli lentamente affinché capiscano quello che dici e questo finisce per rallentarti. Perché ti trasmettono malattie che il loro sistema immunitario sconfigge in pochi giorni e il tuo in settimane. Perché ti tolgono il sonno per sempre”.

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