Jonathan Bachini, chi è: età, moglie, carriera e vita privata dell’ex calciatore

Conosciamo meglio la storia di Jonathan Bachini, ex calciatore professionista, che ha vestito le maglie di Juventus e Brescia prima di essere squalificato a vita: ecco il motivo

Jonathan Bachini
Jonathan Bachini © Getty Images

Tanti sacrifici per arrivare più in alto possibile, poi il fallimento improvviso a causa di una tentazione negativa. La storia di Jonathan Bachini, ex calciatore professionista, può essere riassunta così. Nato a Livorno il 5 giugno 1975, inizia a muovere i primi passi nelle giovanili dell’Alessandria e dell’Udinese facendo il proprio esordio in Serie C proprio con la sua prima squadra. Dopo i prestiti a Lecce e alla JuveStabia, Bachini diventa un elemento indispensabile dell’Udinese arrivando ad esordire in Serie A fino alla convocazione in Nazionale maggiore. Dopo due stagioni ad Udine, è la Juventus ad acquistarlo nell’estate del 1999 disputando in due anni 13 presenze sotto la guida di Ancelotti. Nel gennaio del 2001 passa in prestito al Brescia collezionando venti presenze e un gol. Poi nell’estate successiva rientra nell’affare Buffon vestendo così la maglia del Parma, collezionando soltanto una presenza. Poi il ritorno a Brescia per quattro anni fino alla squalifica per nove mesi visto che era stato trovato positivo alla cocaina dopo un controllo anti-doping. Nel 2005 Bachini torna a giocare con la maglia del Siena, ma nel gennaio del 2006 viene trovato nuovamente positivo alla cocaina con la successiva rescissione contrattuale con il club toscano. Il 30 marzo 2006 viene squalificato a vita. Da Baggio a Del Piero per poi dire addio definitivamente al calcio giocato. Ora vive a Livorno dove si occupa di logistica del porto della città toscana. In una recente intervista ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” lo stesso Bachini ha svelato quei giorni terribili: “Lì crollò tutto, quello fu l’inizio del mio calvario. Io ho pagato per i miei errori, ma così mi è stato tolto un pezzo di vita. E soprattutto mi hanno negato ogni aiuto. Un anno e mezzo fa ho chiesto la grazia alla Federazione. Mi hanno risposto di no. Mi sono rivolto al Coni, ma non c’è stato nulla da fare. Le regole sono cambiate e lo statuto antidoping prevede che non ci sia la grazia in caso di recidiva alla stessa sostanza”.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Jonathan Bachini, chi è: vita privata dell’ex calciatore

Dopo l’addio al calcio Bachini è diventato un operaio come ha confessato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”: “Sono passato dallo stipendio da calciatore a quello da operaio. Ho voltato pagina, ho riscoperto valori importanti, mi sono rimboccato le maniche con orgoglio e senza vergogna. Non ho mai chiesto aiuto a nessuno, anche se quando le cose per me andavano bene io cercavo sempre di dare una mano a chi soffriva. L’indifferenza della gente del calcio mi ha ferito, tranne Edo Piovani”. Ora ha riscoperto i valori trovando anche l’amore della sua vita Sabrina. Cadere per poi rialzarsi nonostante tanti sbagli.

Impostazioni privacy