Brucia il figlio di 5 anni con il ferro da stiro, il tribunale le toglie il bimbo

Brucia il figlio di 5 anni con il ferro da stiroUna donna si trova sotto processo per aver punito in maniera disumana il figlio di 5 anni: tornato a casa con i pantaloni strappati il piccolo è stato ustionato per 11 volte con il ferro da stiro.

Una punizione disumana ai livelli di una tortura, quella inflitta da una giovane madre al figlio di 5 anni. Il piccolo era tornato a casa, a Milano, con i pantaloni strappati dopo un pomeriggio di gioco con gli amici. La madre lo ha sgridato in maniera violenta, ma non contenta l’ha sbattuto contro il tavolo della cucina e con il ferro da stiro rovente lo ha ustionato 11 volte, causandogli altrettante bruciature e 26 ecchimosi. La donna è stata condannata per lesioni gravi e maltrattamenti e, su suggerimento dei suoi legali, ha patteggiato per una pena di 3 anni.

Vista la natura del crimine, i legali della donna stanno cercando di farle affrontare un percorso di cura psicologica. La donna ha dichiarato di non aver subito maltrattamenti quando era bambina, ma ha confessato di aver passato un forte periodo di stress e che in quel periodo (era il dicembre del 2018) non riusciva a ragionare lucidamente.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Brucia il figlio di 5 anni con il ferro da stiro: il piccolo è affidato agli assistenti sociali

In seguito all’accaduto il bambino è stato tolto alla madre e portato in una comunità protetta in attesa della conclusione del processo, durante il quale verrà stabilito se sarà possibile darlo in adozione ad una famiglia amorevole. Inizialmente era stata richiesta una misura cautelare ai danni della donna, ma il giudice non l’ha ritenuta necessaria, visto che il piccolo era fuori pericolo e lei non poteva più nuocergli. Indagato per maltrattamenti anche il compagno della donna, presente in casa il giorno della crudele punizione inflitta al bambino.

Questo caso di violenza su minore è solo uno di quelli emersi negli ultimi mesi. Emblematico è stato il caso di Cardito in cui ha perso la vita il piccolo Giuseppe, ma altri se ne sono verificati nei mesi successivi come quello del bambino strangolato dai genitori nel frusinate perché il suo pianto disturbava i genitori nel mezzo di un amplesso.

Impostazioni privacy