Emanuela Orlandi, svolta nel caso: il Vaticano fa aprire due tombe

Emanuela Orlandi, svolta nel caso della scomparsa della giovane nel 1983: il Vaticano fa aprire due tombe al Cimitero teutonico, soddisfatta la famiglia.

Emanuela Orlandi

C’è una svolta davvero inattesa nel caso di Emanuela Orlandi, la 15enne scomparsa in Vaticano nel 1983 di cui non si è mai saputo il destino. A tre mesi dalla scelta della Santa Sede di aprire un’inchiesta sul caso, l’ufficio del promotore di giustizia del tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha disposto l’apertura di due tombe presenti nel Cimitero teutonico. Si tratta di una decisione storica e che rappresenta davvero una svolta inattesa nel caso, a 35 anni dalla scomparsa della giovane.

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Il mistero di Emanuela Orlandi e la svolta nel caso

La scelta di aprire le due tombe in Vaticano è stata annunciata dal portavoce della Sala Stampa, Alessandro Gisotti: “La decisione si inserisce nell’ambito di uno dei fascicoli aperti dopo una denuncia della famiglia di Emanuela Orlandi che, come noto, nei mesi scorsi ha, tra l’altro, segnalato il possibile occultamento del suo cadavere nel piccolo cimitero che si trova all’interno del territorio dello Stato vaticano”. Stabilita anche la data in cui le due tombe verranno aperte: l’11 luglio prossimo. Si procederà alla riesumazione di due tombe nel Cimitero Teutonico e quindi all’esame del Dna sui resti conservati nelle bare.

A prendere questa decisione, che ha un alto valore simbolico e pratico, è stato l’Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, nelle persone del magistrato vaticano, prof. Gian Piero Milano e il suo aggiunto prof. Alessandro Diddi, con un decreto firmato lo scorso 27 giugno. L’iniziativa riguarda la soluzione del caso di Emanuela Orlandi e non anche di quello di Mirella Gregori, una sua coetanea scomparsa lo stesso anno in circostanze analoghe. Qualche mese fa, Laura Sgrò, il legale della famiglia ha spiegato di aver ricevuto una lettera in cui si invitava a controllare una tomba all’interno del cimitero teutonico che si trova nelle mura vaticane. La tomba in questione si troverebbe sotto la statua di un angelo che porta la scritta “Requiestat in pace” (Riposa in pace). Il legale oggi evidenzia: “Siamo contentissimi, veramente soddisfatti. Vorrei porgere il mio grazie più sentito per il coraggio al Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin”.

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