Valentina Persia choc: “I miei figli? Non sentivo amore per loro”

E’ una Valentina Persia inedita quella che si è raccontata a “Vieni da me”, ospite di Caterina Balivo: ecco il grande dolore della sua vita privata.

Il legame con il compagno scomparso prematuramente, la maternità difficile, il rapporto complesso con i figli: di tutto questo (e altro ancora) ha parlato Valentina Persia, ospite di Caterina Balivo nel salotto di “Vieni da me”. “Non sentivo amore per i miei figli, per me erano due estranei” ha raccontato la nota comica e attrice, svelando una pagina inedita e per cosi dire “insospettabile” del suo vissuto personale.

Un vissuto segnato, come accennato, dalla dolorosa perdita del compagno Salvo, un architetto catanese che è stato il grande amore della sua vita ma, purtroppo, è venuto improvvisamente a mancare lasciandole un vuoto enorme. Valentina Persia ha voluto coronare il sogno di diventare mamma, ma confessa di aver vissuto un momento difficilissimo dopo la nascita dei suoi gemelli, Lorenzo e Carlotta, che ha dovuto crescere da sola. Dopo il parto ha avuto un “crollo” e ha seriamente pensato di non farcela.

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La confessione a cuore aperto di Valentina Persia

“Sono diventata mamma a 43 anni – ha raccontato Valentina Persia ai microfoni di ‘Vieni da me’ – . Non sono diventata mamma tardi perché prima dovevo lavorare. Il detto ‘bisogna fare figli da giovani’ lo capisco perché non ce la fai fisicamente. Pensavo che 24 anni di danza mi avrebbero aiutato. La maternità era una voce che non potevo più non ascoltare. Avevo paura che poi non avrei avuto più la possibilità di diventare madre”.

Eppure, non tutto è andato come lei si aspettava. “Quando sono arrivati non è stato semplice – ammette l’attrice -. Si tende sempre a vedere il bello della gravidanza. Quando me li hanno messi sul petto, io non ho sentito niente. Mi sentivo inadatta. Ho avuto un crollo psicologico. Ero solo stanca. Quell’amore che tutti mi dicevano che avrei avvertito immediatamente, io non lo avvertivo. Avevo paura di non farcela e non dare supporto a due estranei. Io sono crollata e sono arrivata a punto di graffiarmi a sangue la faccia. I miei bambini dormivano tutta la notte e io non dormivo”.

C’è un insegnamento che oggi Valentina si sente in dovere di dare alle altre mamme che si trovano o potrebbero trovarsi in una situazione simile alla sua. “Vi do un consiglio: non giudicate quelle mamme che soffrono dicendo che non sono buone madri – dice -. Stanno soltanto chiedendo aiuto. Nel mio caso, è stata la pediatra a salvare i miei figli e me come madre. Ho dato il latte fino a tre mesi e mezzo. Andai a fare una visita di controllo ai bambini e scoppiai a piangere. Lei capii che c’era qualcosa che non andava. Mi disse di smettere di allattare. Non mi disse ‘La vedo troppo ansiosa’. E’ preferibile togliere il latte e avere una mamma serena e felice piuttosto che continuare a dare il latte e avere una madre esasperata e scoraggiata”.

Nel suo caso, la soluzione ha funzionato: “Appena mi ha tolto il latte, i miei bambini hanno cominciato a dormire di più la notte – ricorda Valentina Persia – . Poi li ho portati a scuola a otto mesi e ho avuto la possibilità di farmi una doccia, di fare una passeggiata e i miei figli hanno fatto il primo sorriso. Solo allora mi sono accorta dell’amore che provavo ma che non riuscivo a vedere per la stanchezza. Mi sono accorta che pur essendo da sola, sono una brava mamma”.

Quindi un ultimo, spassionato appello a tutti i telespettatori: “Date tempo, non giudicate. Anche se rimane un po’ di pancia, anche se la casa non è in ordine, se qualcosa non è stato cucinato a dovere. Vi prego: cercate di dare tempo perché nessuno ti insegna a fare la mamma. Ci vuole un po’ prima di prendere il ritmo. Oggi, per carità, ho fatto la scelta giusta ma l’ho scoperto con il tempo. C’è chi arriva prima e c’è chi arriva dopo”. “Anche le persone che dicono di non aver avuto un momento di sconforto non è vero, tutte le donne lo hanno vissuto – conclude -. Tiratelo fuori, parlatene anche con un’amica”.

EDS

 

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