Matteo Salvini pensa a un muro anti-migranti: “Lo hanno fatto anche altri”

Il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini avverte: “si è riaperta la rotta balcanica, se il flusso di migranti non si arresta non escludo barriere”. Ed è polemica. 

Matteo Salvini lancia l’ipotesi di un muro sul confine Nordest della Penisola per bloccare fisicamente l’afflusso dei migranti. Questa la nuova possibile soluzione proposta dal vicepremier e ministro dell’Interno, alle prese con il caso Sea Watch e, più in generale, con il tema dell’immigrazione a livello continentale. “Si è riaperta la rotta balcanica, a luglio partiranno i pattugliamenti misti con gli sloveni, ma se il flusso di migranti non dovesse arrestarsi, a mali estremi estremi rimedi”, ha affermato il leader leghista, spiegando quindi di “non escludere la costruzione di barriere fisiche alla frontiera come fatto da altri Paesi europei”. Un muro, insomma, magari simile a quello fatto costruire da Trump ai confini con il Messico, o a quello ungherese, visitato un mese fa dallo stesso Salvini con Viktor Orban (la Storia offre moltissimi esempi analoghi).

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La minaccia di Matteo Salvini all’Europa

Matteo Salvini non è l’unico a evocare la linea dura. Anche il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga (Lega) si dice pronto a chiedere la sospensione del trattato di Schengen nel caso in cui non si riuscisse a fermare i migranti che arrivano via terra dal confine con la Slovenia. Lo stesso Salvini ha poi minacciato l’Europa, affermando che se l’Italia continuerà a essere lasciata da sola, gli immigrati che arrivano nel nostro Paese non verranno più identificati. In questo modo, secondo il titolare del Viminale, sarà molto più facile per loro lasciare l’Italia per altri Paesi europei. Va da sé che l’uscita di Salvini è subito rimbalzata da un organo d’informazione all’altro e sta già facendo molto discutere.

EDS

 

 

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