Euro, in Germania c’è pure il vecchio marco: si paga senza limiti di tempo

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Il marco tedesco fa ancora compagnia all’euro in Germania – FOTO: deutschebank

Il marco tedesco, moneta in vigore dal secondo Dopoguerra fino al 2002, continua ancora ad essere utilizzato assieme all’euro in Germania, questi i motivi.

Per molti la Germania ha parecchie marce in più rispetto all’Italia. Ed il fatto che oltre all’euro venga ancora utilizzato il vecchio marco tedesco per i pagamenti non fa che rafforzare questa conclusione. Infatti c’è ancora chi usa la vecchia valuta, per la quale non venne introdotta alcuna data di scadenza all’epoca dell’introduzione dell’euro. Così, oltre alla moneta unica europea, chi si trova a vivere a Berlino e dintorni ha ancora la possibilità di fare affidamento sul vecchio conio, ufficialmente sostituito nel 2002 ma di fatto ancora pienamente valido e riconosciuto. La Bundesbank – la Banca di Germania – ancora continua ad accettare senza alcun limite di tempo il marco. In Italia invece questa cosa è cessata definitivamente nel dicembre del 2011.

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Euro, in Germania il corrispettivo in marchi è enorme

Facendo i paragoni tra il nostro Paese e la Germania stessa, si viene a sapere che attualmente dalle nostre parti c’è un totale pari a 1,4 miliardi di euro ancora in lire e che ormai è andato perso. La situazione tedesca è invece ben diversa, con 13 miliardi di marchi in banconote e monte – circa 6,5 mld di euro – che ancora restano in circolazione e con i quali è invece possibile fare acquisti. Non tutti gli esercenti accettano pagamenti in marchi, ma per alcuni questa cosa può rappresentare una buona strategia di marketing, in grado di richiamare non pochi clienti. In totale ci sono dieci paesi nell’Unione Europea che hanno scelto di conservare le proprie vecchie valute nazionali senza limiti temporali. Oltre alla Germania ci sono anche Austria, Belgio, Slovenia, Slovacchia, Lussemburgo, Italia, Estonia, Lettonia e Lituania.

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