L’ex alpino: “Dopo il viaggio a Lourdes mi è ricresciuta l’anca”

L’ex alpino Vittorio Micheli e il suo racconto del miracolo avvenuto ormai 56 anni fa: “Dopo il viaggio a Lourdes mi è ricresciuta l’anca”.

Vittorio Micheli
(screenshot video)

Si chiama Vittorio Micheli, è nato nel 1940 e il suo è stato il miracolo numero 63 riconosciuto a Lourdes. Era il 1963 e all’epoca aveva solo 23 anni, qualche tempo fa al mensile ‘Il Timone’ aveva raccontato: “Non avevo deciso io di intraprendere quel viaggio a Lourdes, ormai più di mezzo secolo fa. Fu mia madre Sara ad insistere e a convincere mio fratello Francesco, allora novello sacerdote, ad accompagnarmi. Ero ingessato e sotto morfina. Mi era stato diagnosticato un tumore maligno alle ossa del bacino, considerato incurabile. Ero giovane, avevo 23 anni e quasi non mi rendevo conto della mia drammatica situazione”.

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Il miracolo di Vittorio Micheli a Lourdes

A oltre 160 anni dalle apparizioni mariane, Lourdes resta uno dei luoghi di culto più visitati dai fedeli di tutto il mondo. E nelle settimane in cui le reliquie di Santa Bernadette Soubirous, la religiosa francese a cui apparve la Madonna ad appena 14 anni, sono in Italia, riemergono anche le vicende legate ai miracoli avvenuti a Lourdes, come quella di Vittorio Micheli, ripercorsa anche dal portale ‘La Luce di Maria’. Si tratta di uno dei miracoli più spettacolari e meglio documentati a Lourdes. Lui all’epoca era un giovane soldato italiano negli anni ’60 che si è ripreso da una forma aggressiva di cancro che gli aveva distrutto l’anca e l’osso pelvico.

Il 24 aprile 1964, Vittorio tornò a casa, guarito, ma la sua vicenda inizia due anni prima. Nell’aprile 1962, Micheli, allora un soldato di 22 anni che serviva con il Corpo Alpino, si lamentava di un dolore lancinante all’anca e alla gamba sinistra. I suoi superiori credevano all’inizio che la sua fosse una scusa per eludere il servizio militare. Tuttavia, quando è diventato chiaro che il dolore era insopportabile e stava avendo difficoltà a camminare, il giovane è stato ricoverato all’ospedale militare di Verona. La diagnosi temuta di un tumore maligno fu fatta nel giugno 1962. Le sue condizioni continuarono a deteriorarsi rapidamente, tant’è che il tumore stava divorando l’osso, che sembrava sbriciolarsi. Vittorio Micheli, trasferito all’ospedale militare di Trento, era talmente debole che non resistette nemmeno ai trattamenti di radioterapia. I medici hanno detto che non c’era niente da fare e non venne curato. Furono mamma e fratello a convincerlo appunto a fare quel viaggio a Lourdes. Dopo aver ottenuto vari permessi, il giovane va in Francia e fa un bagno nelle acque della cittadina. Quindi torna a Trento, ma non sembra essere accaduto niente di particolare: invece nel giro di poco tempo, il giovane risulta incredibiilmente guarito. Dopo un lungo processo, il 26 maggio 1976, il suo caso fu dichiarato un miracolo.

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