Bimbo morto a Mirabilandia, gli nuotavano intorno mentre moriva

Bimbo morto a Mirabilandia, gli altri bambini e ragazzini gli nuotavano intorno mentre moriva e nessuno si è reso conto di nulla. 

Bimbo morto a Mirabilandia

Emergono nuovi ed inquietanti dettagli sulla morte del piccolo Edoardo, il bimbo di soli 4 anni annegato in una piscina alta 110cm a Mirabilandia, il parco divertimenti di Ravenna che oltre alle tante attrazioni ha anche un’ampia zona dedicata ai divertimenti acquatici che si chiama Mirabeach. Ieri si sono aggiunti due importanti tasselli alla ricostruzione di quanto accaduto. Da un lato sono state visionate le telecamere di sicurezza e si è capito cosa è successo in quei fatidici e maledetti 8 minuti in cui il bimbo è stato lasciato solo dalla mamma e si è poi allontanato attratto dalla zona della baby dance. Dall’altro è arrivato l’esito dell’autopsia, anche se ancora ufficioso, che dimostra come il piccolo sia effettivamente morto per annegamento e non abbia avuto alcun malore prima.

Bimbo morto a Mirabilandia, I due dettagli inquietanti che emergono dalle immagini

Dalle immagini si evince anche un dettaglio davvero inquietante che lascia senza parole. Infatti il piccolo è rimasto ben tre minuti con la faccia verso l’acqua, ma mentre annegava non era solo. Intorno a lui decine di altri bambini e ragazzini si muovevano, nuotavano e alcuni gli passavano anche sotto nuotando in apnea. Nessuno che si sia reso conto di qual che stava accadendo, nessuno che abbia capito che quel bambino stava morendo e che avrebbe ancora potuto essere salvato se solo gli si fosse tirata fuori la testa dall’acqua in tempo. E come se tutto ciò non bastasse dalle immagini dei video in mano agli inquirenti si è visto anche che il bagnino si trovava a non più di 20 metri dal punto in cui il piccolo Edoardo è annegato, una distanza non eccessiva per osservare bene e capire quello che stava succedendo. Eppure nemmeno chi di mestiere deve salvare le persone in difficoltà nell’acqua ha visto, ha capito, ha percepito che una giovanissima vita di un bimbo se ne stava andando proprio in quei brevi, ma tremendi tre minuti.

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