Montappone: il borgo marchigiano capitale del cappello

Perché Montappone, il borgo marchigiano in provincia di Fermo, è ritenuto capitale del cappello: storia e tradizione, le origini di un’attività.

montappone
(Pixabay)

Poco più di 1.500 abitanti, Montappone, nel fermano, è protagonista di una puntata speciale di ‘Passaggio a Nord-Ovest’, il programma del sabato pomeriggio condotto da Alberto Angela. Il motivo? Il piccolo borgo dell’entroterra marchigiano è ritenuto la capitale del cappello. In particolare, il cappello classico e artigianale prodotto in questa zona è quello realizzato con paglia. Ma sul territorio vengono prodotti anche altri complementi di abbigliamento.

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Perché Montappone è ritenuto capitale del cappello di paglia?

Teatro di scontri tra varie famiglie feudali, nel corso dei quali venne anche distrutto il suo castello, poi rimesso in piedi dagli abitanti, il piccolo comune di Montappone, in provincia di Fermo, ha una grande tradizione di cappellai. Vennero prodotti negli anni prima cappelli di paglia e con altri materiali successivamente. Tradizione vuole che gli abitanti del posto, per proteggersi dal sole durante il lavoro nei campi, intrecciassero i gambi del grano per trasformarli in copricapi.

Da quel momento in avanti, col passare degli anni e in particolare a partire dall’Ottocento, capirono che questa poteva diventare un’attività remunerativa e così nel volgere di qualche decennio, alla fine del secolo, Montappone è stato il primo centro italiano a industrializzarne la fabbricazione. Allo stato attuale, sono presenti una quarantina di cappellifici, quasi sempre strutture a conduzione familiare, in cui la produzione di cappelli viene tramandata di generazione in generazione. Nel piccolo paese, viene ogni anno organizzata una festa del cappello che attrae migliaia di turisti, inoltre sono stati anche istituiti il Museo del Cappello e la mostra permanente del “Cappellaio matto”, personaggio del libro “Alice nel paese delle meraviglie”.

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