Razzismo, negata la casa a Baraye del Parma perché extracomunitario

Baraye Parma razzismo
L’attaccante Yves Baraye del Parma vittima di razzismo © Getty Images

Lui è Yves Baraye ed è un calciatore del Parma che è rimasto in rosa dai tempi della D fino all’anno scorso. Purtroppo ha subito un episodio di razzismo.

Ha aiutato il Parma a risorgere trascinandolo in Serie A dopo essere partito dalla D proprio con il club ducale. Ma Yves Baraye, 26enne attaccante originario del Senegal, deve essere evidentemente ancora poco conosciuto nella città emiliana, nonostante sia passato del tempo dal suo arrivo lì. Il ragazzo, che nell’ultima stagione ha giocato in prestito nel Padova, ha vissuto uno spiacevole episodio sulla propria pelle, è proprio il caso di dirlo. Infatti il giocatore era alla ricerca di un appartamento in affitto in cui stabilirsi a Parma assieme al fratello minore, calciatore anch’egli. Per svolgere questo incarico, Baraye aveva delegato un suo amico. Dopo un periodo in cui sono state visionate diverse abitazioni, alla fine sembra che sia stata individuata la casa giusta. L’amico va quindi a parlare con il proprietario per negoziare sull’affitto. Ma quando il padrone ha saputo che gli inquilini sarebbero stati due extracomunitari ha interrotto ogni discorso, negando a Baraye ed al fratello – dotati di regolare permesso di soggiorno – di poter stipulare un contratto per il fitto.

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Baraye del Parma, niente casa: il padrone non affitta ad extracomunitari

La cosa ha fatto arrabbiare tutti, soprattutto l’amico del giocatore del Parma. “Mi sono davvero infuriato, Yves e suo fratello sono vittima di un vero e proprio episodio di razzismo. E pensare che per i loro impegni sarebbero stati spesso lontani dalla città, con il padrone di casa che avrebbe riscosso comunque le sue mensilità”. Il calciatore stesso, attualmente in vacanza all’estero, ha commentato così: “Sto cercando un’altra casa, ma è triste ed assurdo che nel 2019 avvengano ancora certe cose”. Sulla stessa falsariga il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. “Questo è un episodio di razzismo inaccettabile e che non rispecchia la mentalità della nostra città. Qui l’uguaglianza tra le persone è un caposaldo del nostro vivere civile”.

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