Raffaele Sollecito: “Nessuno mi ha chiesto mai scusa”

Raffaele Sollecito, in un’intervista dopo il ritorno di Amanda Knox in Italia, parla del processo Kercher: “Nessuno mi ha chiesto mai scusa”.

raffaele sollecito
(Instagram)

Il ritorno di Amanda Knox in Italia, ospite del Festival della Giustizia penale, ha fatto ritornare nel dibattito pubblico il caso del delitto di Perugia, in cui morì la studentessa inglese Meredith Kercher. Ai microfoni dei ‘Lunatici’ su Radiodue Rai, a parlare è adesso Raffaele Sollecito, l’ex della studentessa americana e anche egli coimputato nel processo, con l’accusa di omicidio da cui è stato assolto in Cassazione. “Io e Amanda siamo stati assolti, siamo innocenti, ma secondo me la gente non l’ha ancora capito”, ha esordito il barese.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Le dure accuse di Raffaele Sollecito

Poi ha parlato del suo attuale rapporto con Amanda Knox: “Non ci sentivamo da un mesetto, mi aveva già annunciato che sarebbe venuta in Italia. Quando ci siamo sentiti dopo il convegno le ho detto che mi è dispiaciuta vederla così sofferente. Ha detto delle cose giuste, sacrosante”. Sollecito spiega di essere sempre stato descritto come “il lacché di Amanda” e accusa: “Gli inquirenti non hanno mai chiesto scusa, anzi hanno detto che abbiamo avuto fortuna, quando loro hanno commesso un errore clamoroso, sbattendo in carcere per quattro anni due persone innocenti e rovinandogli la vita”.

Il giovane barese insiste: “Continuano a dire di avere sospetti, ma secondo me si dovrebbero vergognare”. A suo avviso ci sarebbe anche “un pizzico di invidia ingiustificabile, dovuta al fatto che magari invidiano che siamo giovani, belli, con una buona famiglia alle spalle”. Raffaele Sollecito parla quindi di quanto affermato da Amanda Knox su una sua tentazione di suicidio: “Io ho affrontato più volte periodi di depressione molto forte. In uno degli ultimi periodi ci ho pensato”.

Impostazioni privacy