Nell’abito di quella che è la prima prova per gli scritti di italiano potrebbe esserci un discorso da sviluppare attorno ad un saggio di Tomaso Montanari.
Fra le tracce degli esami di maturità 2019 avallati dal Miur sembra ci sia anche quella da sviluppare intorno a ‘Istruzioni per l’uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia’, un saggio scritto da Tomaso Montanari, noto storico dell’arte, accademico, editorialista e saggista. Si tratta di uno scritto relativo a quello che è il patrimonio culturale del nostro Paese e del quale viene posta in evidenza l’importanza che lo stesso ha rivestito in passato. Il tutto per un avvenire consapevole e costruttivo. Lo stesso Montanari lo ha definito in tal senso. E che può fornire diversi spunti per quella che è la prima prova di italiano, in particolar modo sul ruolo fondamentale per la democrazia che tutto ciò che fa parte del patrimonio culturale incarna. Tomaso Montanari ha 47 anni, è originario di Firenze e da tempo svolge il ruolo di professore ordinario di Storia dell’Arte moderna all’Università per Stranieri di Siena. Ha insegnato in alcuni dei più importanti atenei italiani: nello specifico l’Università della Tuscia, quella di Roma Tor Vergata e la Federico II di Napoli.
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Tomaso Montanari, la carriera universitaria e giornalistica
Al contempo Montanari ha intrapreso anche una prolifica carriera giornalistica e di saggista, con svariate opere inerenti la storia dell’arte ed i suoi collegamenti con temi politici attuali. È anche una delle firme de ‘Il Fatto Quotidiano’ e de ‘Il Venerdì di Repubblica’, mentre in passato ha collaborato con altre testate come Il Corriere della Sera, il Corriere Fiorentino ed il Corriere del Mezzogiorno. L’esperienza al CorSera si è chiusa in maniera controversa per divergenze sulla linea editoriale, dopo aspre critiche rivolte da Tomaso Montanari a Matteo Renzi, allora sindaco di Firenze. Ha anche ottenuto diversi riconoscimenti letterari oltre ad aver condotto anche degli speciali in televisione, come ‘La Libertà di Bernini’ ed ‘I Silenzi di Vermeer e Velazquez’ su Rai 5.
