Maurizio Sarri, le frasi storiche contro la Juventus

Maurizio Sarri, le frasi storiche contro la Juventus
(Getty Images)

Prima di approdare a Torino, Maurizio Sarri si è scontrato numerose volte contro la Juventus anche in conferenza stampa: ecco alcune delle frasi storiche.

L’approdo di Maurizio Sarri a Torino non è stato preso bene dai tifosi del Napoli, che del condottiero dei record avevano la massima stima. La delusione provata dai supporter napoletani per il “tradimento” sarrista è probabilmente superiore a quella che provarono quando Gonzalo Higuain passo al “nemico” giurato. D’altronde era difficile per loro immaginare che potesse davvero accettare il posto sulla panchina degli eterni rivali. Per anni, infatti, il tecnico toscano ha incarnato lo spirito dei tifosi partenopei definendosi tifoso anch’esso e assumendo in conferenza stampa un atteggiamento di sfida ed aperta critica nei confronti degli avversari.

Sono numerose le frasi in cui il tecnico toscano ha giurato che non avrebbe mai preso posto sulla panchina bianconera, ed altrettante quelle in cui lascia intendere che nei confronti della Juve ci sarebbe stata una sorta di sudditanza. Di seguito riporteremo alcune delle sue affermazioni più celebri a riguardo, affermazioni sulle quali risponderà con ogni probabilità il prossimo 20 giugno, giorno della presentazione ufficiale e della prima conferenza stampa da allenatore della Juventus.

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Maurizio Sarri e la frasi contro la Juventus

Come detto Sarri ha giurato amore eterno al Napoli in varie occasioni, concetto ribadito con convinzione nell’aprile del 2018: “Sento molto la responsabilità di dare soddisfazioni a questo popolo. Il Napoli sarà sempre la mia squadra del cuore. Quando smetterò, a chi mi chiederà chi hai allenato risponderò subito il Napoli, indipendentemente dalle squadre che potrò allenare nel futuro”. Da questa dichiarazione d’amore si passa alle frasi contro la sua attuale squadra, nel 2015 ad esempio diceva: “La maggior parte dei sostenitori della Juventus sono brave persone, hanno solo il difetto di tifare Juve”, quindi alle accuse di querela per chi lo affiancava alla panchina bianconera: “Io alla Juventus? Forse ci sono gli estremi per una querela”.

Per tre anni, dunque, l’ipotesi di andare alla juve è stata considerata alla stregua di un’offesa. Ma c’è di più, visto che in diverse occasioni si è lamentato degli arbitraggi facendo allusione a presunti favoritismi, come quando per un rigore non assegnato in un Udinese-Napoli disse: “Come può avere un rigore il Napoli? Bisogna fare le maglie a righe”, oppure quando si lamentò dei calendari spiegando che avrebbero favorito la Juventus: “Vedendo il calendario, la Juve ha gare abbastanza abbordabili, a parte che per la Juventus lo sono tutte, e questo potrebbe metterci pressione. Penso sia stato un errore mastodontico fatto dalla Lega” errore che, ci tenne a precisarlo, era stato fatto sicuramente in buona fede.

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