Totti rivela: “Antonio Conte aveva detto sì alla Roma, poi ha cambiato idea”

francesco totti addio
(Paolo Bruno/Getty Images)

Totti rivela: “Antonio Conte aveva detto sì alla Roma, poi ha cambiato idea”. 

Durante la conferenza stampa Francesco Totti fa una clamorosa rivelazione sulla scelta dell’allenatore di quest’anno. “Io ho chiesto di fare il direttore tecnico perché penso di avere queste competenze. Non hai parlato di soldi o contratti. Ho chiesto di avere potere decisionale. Ma poi nominano allenatore, direttore sportivo e non ti chiamano. Che direttore tecnico è? Non sono andato a Londra perché mi hanno avvertito due giorni prima, l’allenatore l’avevano già scelto, il direttore sportivo pure. Che ci vado a fare a Londra? L’unico allenatore che ho chiamato e sentito è Antonio Conte. Tutti gli altri nomi che sento non sono veri, io non li ho mai contattati. Conte aveva detto sì, ci eravamo visti più volte. Poi ha cambiato idea evidentemente, ora non voglio parlarne perché ormai è l’allenatore dell’Inter. Lui qui doveva fare una rivoluzione e invece lui voleva fare una continuazione, non se l’è sentita di intraprendere questo cammino”.

Le dichiarazioni di Totti: “Volevano fare fuori tutti i romani dalla Roma, ci sono riusciti”. 

“E’ stato sempre un pensiero fisso di alcune persone di levare i romani dalla Roma. Alla fine sono riusciti ad ottenere quello che volevano. Da 8 anni a sta parte hanno cercato in tutti i modi di metterci da parte, è quello che hanno voluto e alla fine ci sono riusciti”.

“Tornerò alla Roma solo con un’altra proprietà. Se ovviamente questa proprietà mi chiama, crede in me e crede nelle mie potenzialità. Non ho mai fatto e non farò mai del male alla Roma. Staccarmi dalla Roma per me…Oggi potevo anche morire, era meglio”. “Qual è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso?” – Ormai il vaso si era riempito. Tante cose mi hanno fatto riflettere. Non sono mai stato reso partecipe. Solo quando erano in difficoltà mi chiamavano nelle riunioni. Mi chiamavano sempre all’ultimo come se mi volessero accantonare da tutto, perciò dopo un po’ il cerchio si stringe e poi subentra anche il rispetto verso la persona.

“Non ho potuto fare niente. Non mi sono sentito coinvolto nella parte del progetto, operativo sull’area tecnica. Penso di capirne un po’ di più rispetto a tante persone soprattutto sui giocatori ho le basi e l’occhio per guardare diversamente”.

“Siccome sono sempre stato trasparente e abituato a dire la verità non posso stare qui dentro. Quando dissi l’anno scorso che la Roma avrebbe lottato per il quarto posto e la Juve avrebbe vinto il campionato a gennaio mi hanno dato dell’incompetente. Mi hanno detto che non dovevo dirlo. Ma io sono sempre stato sincero”. “Franco Baldini, il rapporto con lui non ci è mai stato e mai ci sarà. Se ho preso questa decisione è ovvio che ci siano degli equivoci, dei problemi interni della società. Uno dei due doveva uscire e mi sono fatto da parte io. Troppi galli a cantare non servono, troppe persone mettono bocca su tante cose e fanno solo danni. Ognuno dovrebbe fare il suo. L’ultima parola spettava sempre a Londra perciò era inutile fare o pensare e dire ciò che volevi cambiare. Era tutto tempo perso”.

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