Andrea Camilleri sposato: chi è la moglie Rosetta Dello Siesto

Andrea Camilleri sposato con Rosetta Dello Siesto: chi è la moglie dello scrittore, il loro incontro e il loro rapporto durato oltre 60 anni.

andrea camilleri
(Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Lo scrittore Andrea Camilleri, classe 1925, ha probabilmente avuto un solo grande amore nella sua vita, la moglie Rosetta Dello Siesto. La coppia si è sposata nel 1957 e ha tre figlie, oltre a quattro nipoti. Poche informazioni si hanno sulla donna, salvo quelle che lo stesso narratore siciliano, papà del commissario Salvo Montalbano, ci ha dato in alcune interviste e in un suo libro.

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Andrea Camilleri racconta la moglie Rosetta Dello Siesto

A fine agosto 2018, infatti, Andrea Camilleri – colpito da infarto il 17 giugno 2019 e ricoverato in gravi condizioni – ha dato alle stampe ‘Ora dimmi di te. Lettera a Matilda‘, dedicato alla bisnipotina e in cui ha raccontato delle donne della sua vita, a partire proprio dalla moglie Rosetta: “Fu durante le prove di questa mia prima commedia che feci un incontro che avrebbe segnato per sempre la mia vita. Un’amica mi presentò una ragazza da qualche anno trasferitasi da Milano a Roma e che si era laureata a La Sapienza con una tesi su Pico della Mirandola. Si chiamava Rosetta Dello Siesto”, scrive il narratore italiano.

Quell’incontro cambia la sua vita per sempre, come riporta questo racconto appassionato: “Rosetta cominciò a seguire le prove, ma dopo qualche giorno mi accorsi che il mondo del teatro e le sue regole erano mille miglia distanti da lei. Una o due volte che le chiesi di aiutarmi concretamente per gli effetti sonori e rumoristici mi combinò dei disastri. Se non persi le staffe fu perché mi riusciva stranamente simpatica e la sua presenza mi metteva allegria. Dopo che lo spettacolo andò in scena partii per restare un mese in Sicilia dai miei. Trascorsa una settimana, mi resi conto con mia grande sorpresa che non c’era stato giorno che non avessi pensato a quella ragazza. Non riuscivo sinceramente a spiegarmene le ragioni ma un fatto era sicuro: ogni sera, prima di addormentarmi, davanti ai miei occhi compariva la sua immagine sorridente. Avevo due compagni di infanzia, veri e autentici amici, e raccontai a loro lo strano fenomeno che mi stava capitando. Devo confessarti che fino a quel momento io ero passato da una ragazza all’altra con grande facilità. La risposta dei miei due amici fu di una semplicità elementare: «Te ne sei innamorato». Nei restanti giorni di vacanza siciliana ebbi modo di constatare come quella risposta fosse stata giusta. Così, appena tornai a Roma le telefonai e la invitai a cena, lei accettò. Da quella sera ceniamo assieme da oltre sessant’anni”.

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