Novara, messaggi orribili da Nicolas Musi alla madre: “Torna o massacro Leonardo”

Leonardo bambino ucciso novara
Leonardo, il bambino ucciso a Novara, con la madre Vanessa Russo – FOTO: Facebook

Escono fuori ulteriori dettagli sul terribile caso della morte di Leonardo, il bambino di 20 mesi ucciso di botte a Novara. Riguardano degli sms di Nicolas Musi alla mamma del piccolo.

Arriva un ulteriore, macabro risvolto relativo a Leonardo Russo, il bambino ucciso di botte a soli 20 mesi a Novara. Per questo episodio sono stati arrestati Nicolas Musi, 23 anni e con alle spalle diversi precedenti penali, e la madre del bimbo, la 20enne Vanessa Russo. La ragazza attualmente è al quinto mese di gravidanza e quindi non può andare in carcere. Per questo motivo ne è stata disposta la custodia ai domiciliari all’interno di una struttura protetta. Del fatto ha parlato la trasmissione ‘Quarto Grado’ su Rete 4, ed emerge ora la possibilità che Nicolas Musi possa essere di nuovo interrogato. Nel primo incontro con i giudici l’imputato si era avvalso della facoltà di non rispondere, durante l’udienza che ne ha convalidato il fermo. Per quanto riguarda Vanessa, lei lo accusa di tutto quanto successo, discolpandosi da ogni addebito e sostenendo di non aver mai picchiato Leonardo. Ad aggravare la situazione di Musi ci pensano anche le testimonianze dirette di alcuni suoi parenti, che confermano l’indole violenta di cui è dotato.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Omicidio del piccolo Leonardo, Musi minacciava la madre: “Torna o lo massacro”

Attualmente il 23enne si trova recluso presso la struttura penitenziaria di Novara ed avrebbe tentato di togliersi la vita. Gli agenti che lo sorvegliano lo hanno fermato immediatamente. ‘Quarto Grado’ tornerà a trattare della triste vicenda del bambino ucciso, parlando in particolare di alcuni messaggi dal tono intimidatorio che Nicolas Musi avrebbe inviato a Vanessa Russo. Come riferito da ‘La Stampa’, il giovane avrebbe scritto alla compagna “Torna a casa o tuo figlio lo riempio di botte”, con una serie di diverse altre minacce rivolte verso il bambino. La cosa si verificava puntualmente ogni volta che lei doveva uscire per delle commissioni. A quel punto, stando alle informazioni raccolte dalla Procura, pare che Musi fosse solito inviare questi messaggi minatori perché esasperato dal pianto di Leonardo e perché assolutamente non in grado di accudirlo.

Impostazioni privacy