Matrimonio a prima vista, l’odissea di Sara e Stefano: “Non ci fanno divorziare”

Matrimonio a prima vistaMatrimonio a prima vista, l’odissea di Sara e Stefano: “Non ci fanno divorziare”. Che il moro matrimonio televisivamente combinato non sarebbe funzionato lo si era capito ben presto. Che ad oggi ancora non riuscissero a formalizzare la separazione invece nessuno se lo aspettava e nemmeno loro. Stiamo parlando di Sara Wilma Milani, 39 anni, e Stefano Soban, 41 anni, titolare di una famosa gelateria di Alessandria, in Piemonte.

Perché Sara e Stefano non riescono a separarsi

Dopo due anni e mezzo dal programma tv Sky e dal fatidico sì davanti alle telecamere di Matrimonio a Prima Vista i due ancora non riescono a separarsi. Lo spiegano proprio loro in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Ci siamo resi conto che non eravamo così compatibili. Litigavamo spesso, quindi abbiamo pensato di chiedere subito la separazione. A quel punto sono iniziati i problemi”. Come da contratto i due avevano la possibilità di separarsi entro sei mesi dal matrimonio con la casa di produzione che si sarebbe fatta interamente carico delle spese. Solo che quando Wilma è andata come da indicazioni in municipio ad Abbiategrasso, suo comune di residenza, per avviare le pratiche si è sentita dire che l’atto era irregolare poiché riportava data e luogo di matrimonio errati. “Mi sono rivolta all’avvocato e ho presentato richiesta di annullamento del matrimonio in tribunale – spiega lei -. Ma le irregolarità di forma, come abbiamo appreso dalla sentenza (del Tribunale di Pavia, n.d.r.), non sarebbero così rilevanti. Una situazione surreale che vorrei risolvere al più presto. Stiamo valutando il ricorso in Appello”.

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Per uscire dalla situazione a dir poco kafkiana i due avranno bisogno ancora di tempo e di buoni avvocati. Per ora lu ise la cava con un po’ di ironia: “Siamo sposati da due anni e mezzo, ma Wilma sarà molto onesta quando riusciremo a separarci: non mi chiederà l’assegno di mantenimento, anche se potrebbe legalmente farlo”.

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