Cocoricò chiuso per sempre: la società che lo gestiva è fallita

CocoricòLe speranze dei turisti diretti a Riccione e Rimini di poter partecipare ad una delle leggendarie serate al Cocoricò sono definitivamente naufragate. La discoteca, per anni la numero uno in Italia e la 16à nel mondo, aveva cominciato ad alternare periodi di chiusura a quelli di apertura già da 4 anni. Questo andamento altalenante era dovuto al fatto che il Comune di Rimini aveva contestato ai gestori del Cocoricò il mancato pagamento della Tari e alla denuncia da parte di ‘Dance&Love‘, etichetta discografica di Gabry Ponte che vanta con i gestori un credito di 250.000 euro.

Una minima speranza che i problemi giudiziari della discoteca fossero risolti entro l’estate era giunta poco prima della notte di capodanno. I gestori della discoteca avevano trovato un accordo con il Comune di Rimini pagando un acconto sul debito Tari ed avevano ottenuto il permesso di aprire il locale per l’ultimo dell’anno. In questi mesi si è cercato un ulteriore accordo che permettesse ai gestori di pagare il debito rateizzato e che al contempo permettesse la riapertura del locale per il periodo estivo.

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Fallisce la società che gestiva il Cocoricò, la discoteca non riaprirà

Giunta in queste ore la notizia che il Tribunale Fallimentare di Rimini ha rigettato la proposta della società che gestisce il Cocoricò e ne ha decretato il fallimento. Il giudice ha anche affidato la gestione ad un curatore fallimentare. Il concordato in bianco presentato in tribunale non è stato supportato da sufficienti garanzie di pagamento, mancanti a causa del corposo debito accumulato dalla società che gestiva la discoteca in seguito al mancato pagamento delle imposte. Si chiude dunque per sempre un capitolo della storia della città romagnola, in cui i turisti trovavano nella discoteca il luogo ideale per divertirsi e ballare in compagnia di amici.

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