Chi è Dorothy Eady: storia e leggenda della famosa studiosa ed egittologa

Avete mai sentito parlare della storia di Omm Seti, l’anziana inglese che si sarebbe reincarnata in una donna dell’antico Egitto? Ecco tutto quel che c’è da sapere.

Una signora inglese che sarebbe la reincarnazione di una donna vissuta nell’antico Egitto, all’epoca del Faraone Seti I. E’ questa la storia di Dorothy Eady, una donna davvero fuori dal comune di cui si parlerà a Freedom – Oltre il confine, il programma di divulgazione scientifica condotto da Roberto Giacobbe su Rete 4. Conosciamola più da vicino.

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Una vita segnata dalla passione per l’Egitto

Dorothy Louise Eady, nota anche come Omm Sety e Om Seti (Blackheath, 16 gennaio 1904 – El Araba El Madfuna, 21 aprile 1981) è stata una scrittrice ed egittologa inglese. Divenne custode del Tempio di Seti I ad Abido e disegnatrice del Dipartimento delle Antichità egiziane, ma si fece conoscere soprattutto per la sua convinzione che in una vita precedente fosse stata una sacerdotessa di Iside. La sua esistenza e le sue opere sono stati oggetto di numerosi articoli, documentari televisivi e biografie e, in un articolo uscito sul New York Times nel 1979, il suo vissuto è stato descritto come “una delle storie di reincarnazione più intriganti e convincenti del mondo occidentale”.

La vita di Dorothy Eady è trascorsa tutta all’insegna della passione per l’Egitto. Una passione nata in lei dopo una terribile caduta dalle scale che ne provocò il decesso (accertato dal medico) a soli 3 anni, seguito però incredibilmente dal suo risveglio senza alcuna conseguenza. Più avanti, durante una visita al British Museum di Londra, Dorothy fu così attratta dalle mummie esposte da confidare ai suoi familiari che quelle statue erano “la sua gente” e che voleva tornare a casa. Poi, una notte, in stato di trance, la donna si alzò dal letto e cominciò a trascrivere una serie di frasi e messaggi sotto forma di geroglifici: l’insieme di quei segni componeva la storia di una vita passata, risalente all’antico Egitto!

Lo strano sogno di Dorothy Eady

Dì lì il desiderio irrefrenabile di imparare a leggere i geroglifici. Il primo incontro decisivo avvenne dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. “Mentre dormivo – raccontò Dorothy – mi ritrovai quasi sveglia per uno strano peso che sentivo sul petto. Mi svegliai del tutto e vidi il volto di un uomo chino su di me, con entrambe le mani sulla scollatura della mia camicia da notte. Riconobbi il volto che avevo visto anni prima in fotografia, quello della mummia di Seti. Gridai; ero sconvolta, terrorizzata, ma nello stesso tempo sentivo in me una grande gioia. Lo ricordo come se fosse successo ieri, ma è difficile spiegarlo”. Qualche giorno dopo cominciò a sognare sempre più spesso se stessa nei panni di una ragazza egiziana: “Stavo in un’enorme stanza con molte donne e ragazze. Mentre loro erano sdraiate, un uomo molto vecchio, con una lampada in mano, entrava nella stanza e le osservava gettando loro occhiate torve per accertarsi che ognuna fosse al suo posto”.

E ancora: “La scena del sogno si spostava in una camera sotterranea circondata da un canale d’acqua. Il pavimento della stanza era fatto di pietre pregiate come agate e turchesi e c’era una statua raffigurante qualcuno che giaceva su un catafalco. Nel sogno la ragazza egiziana incontrava un uomo alto, dall’aspetto severo, vestito come un Gran Sacerdote, e altri uomini e donne che la guardavano con disapprovazione. Poiché lei si rifiutava di rispondere alle sue incalzanti domande, l’uomo cominciava a colpirla con un bastone… A quel punto Dorothy si svegliava gridando”.

La seconda vita della studiosa

Nel 1935 Dorothy Eady si separò dal marito per andare a insegnare in Iraq. Due anni dopo il divorzio, si trasferì a Nazlat al-Samman, dove conobbe Selim Hassan, che la assunse come disegnatrice. Il 3 marzo 1956 si trasferì ad Abido e poi ancora, nel 1964, al Cairo, continuando poi a lavorare al Dipartimento fino al 1969. In seguito lavorò come consulente e guida al tempio di Seti. Nel 1972, dopo essere stata colpita da un attacco cardiaco, fu costretta a ritirarsi e andò a vivere accanto all’abitazione di Ahmed Soliman, custode del tempio di Seti. Morì il 21 aprile 1981 ad Abido e fu sepolta in una tomba anonima, all’esterno un cimitero copto. Ma la sua straordinaria esistenza resta un mistero irrisolto quanto affascinante.

EDS

 

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