Francesco Acerbi, chi è: età, carriera, vita privata del calciatore

Francesco Acerbi, fuoriclasse della Lazio, è considerato uno dei migliori difensori della Serie A. Ma è un campione anche e sopratutto fuori dal campo. 

Francesco Acerbi è ormai un nome noto alle cronache calcistiche e non solo. Oltre che per le sue imprese sportive nella Lazio, il giovane sportivo è salito alla ribalta della recente attualità per la scelta di abbandonare, a mezzo stampa, Ariadna Romero (la showgirl di origine cubana ha ricevuto la brutta notizia nel corso della diretta dell’Isola dei Famosi), ma anche e soprattutto per una terribile malattia che ha segnato un suo riavvicinamento alla fede. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui.

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Biografia di un calciatore fuori dal comune

Francesco Acerbi è nato a Vizzolo Predabissi (Milano) il 10 febbraio 1988, sotto il segno dell’Acquario, e ha coltivato la passione per il calcio sin dalla tenera età, militando in diverse squadre. Cresciuto calcisticamente nel Pavia, ha esordito a 18 anni in Serie C1 e con la sua forza e la sua determinazione è riuscito a scalare con successo la carriera di difensore, sino al grande sogno nella Nazionale italiana. Prima di approdare alla Lazio ha indossato le maglie di Chievo, Milan e Sassuolo.

Una cosa è certa: Francesco Acerbi non è un calciatore come gli altri. Principalmente per via del suo vissuto personale. Dopo aver affrontato una stagione agonistica esaltante, culminata con il salto di qualità che l’ha portato a entrare nel Milan, nel corso di una visita (era da pochissimo al Sassuolo) gli è stato individuato un nodulo al testicolo. Le speranze si sono assottigliate, per poi svanire del tutto, quando è arrivata l’impietosa diagnosi, seguita dall’asportazione del testicolo.

Dopo l’esito incoraggiante dell’operazione al San Raffaele, Francesco Acerbi è subito tornato in campo, ma poco dopo è giunta una recidiva, inaspettata e violenta come un fulmine a ciel sereno (soprattutto per un ragazzo di vent’anni e poco più). Quindi le metastasi, la chemioterapia e la radioterapia: sei mesi e più di limbo. Ma è proprio in quel periodo, come ha raccontato lui stesso in un libro intitolato “Tutto bene – La mia doppia vittoria sul tumore”, che è avvenuta la sua rinascita, avendo maturato una forza interiore decisiva, grazie anche alla fede (ha rivelato di pregare due volte al giorno, mattina e sera, e la fede lo ha aiutato molto).

Dopo aver lottato per vivere ha Francesco Acerbi ha scoperto di essere più forte della malattia e capito di voler fare davvero il calciatore. Ma ha deciso di spendere le sue energie anche per altre nobili cause, diventando tra l’altro uno dei testimonial per la campagna di prevenzione e sensibilizzazione all’importanza della diagnosi precoce e dei controlli periodici. Quel che si dice un campione dentro e fuori dal campo di calcio…

EDS

 

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