Reddito di cittadinanza, l’accusa: “Niente bagnini, i giovani preferiscono l’assegno” – FOTO

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Niente bagnini, “colpa del reddito di cittadinanza” – FOTO: pixabay

Il reddito di cittadinanza viene additato come principale causa della mancanza di bagnini negli stabilimenti balneari. Renzi accusa, il M5S risponde a muso duro.

Arriva una nuova critica al reddito di cittadinanza istituito dall’attuale Governo Conte. Il provvedimento economico, che ha rappresentato un cavallo di battaglia di Luigi Di Maio e del Movimento 5 Stelle, viene additato come una delle cause della mancanza di personale in diversi stabilimenti balneari della riviera adriatica. L’accusa è di Domenico Pascuzzi, sindaco di Gabicce Mare, in provincia di Pesaro-Urbino, le cui parole vengono riprese da ‘Il Giornale’. “Ci manca manodopera per lavorare come bagnini, oltre che nei ristoranti e nei negozi delle nostre zone. Colpa del reddito di cittadinanza. La gente preferisce stare a casa anziché andare a lavorare, per non perdere il sussidio“. Questo il sunto della situazione, con diversi giovani lavoratori stagionali che avrebbero preso questa controversa decisione ‘di comodo’. Ma questo è il pensiero anche di tanti esercenti.

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Reddito di cittadinanza, le accuse delle istituzioni contro il provvedimento

Pascuzzi afferma che il suo comune nello specifico si trova in una vera e propria emergenza. “Fino allo scorso anno giungevano dalle nostre parti diversi giovani provenienti dal Sud Italia. Quest’anno non sono voluti tornare perché stanno prendendo gli emolumenti garantiti dal reddito. Se accettassero il lavoro perderebbero gli oltre 700 euro al mese che entrano nelle loro tasche e che evidentemente a loro è sufficiente per vivere”. Pure l’ex premier Matteo Renzi si accoda e su Twitter scrive quanto segue. “Al mare faticano a trovare addetti per fare la stagione, dice il sindaco di Gabicce. Molti preferiscono il #RedditoDiCittadinanza al lavoro in riviera: prima sono spariti i #navigator, adesso i bagnini. Una misura sbagliata economicamente ma soprattutto diseducativa. Che autogol!”.

M5S: “Reddito conseguenza di chi ci ha ridotto alla fame”

Pure Ivana Veronese, segretaria della Uil, condivide queste critiche ed aggiunge. “Molti degli aventi diritto lavorano persino in nero, così non perdono l’assegno statale”. Alcuni albergatori ed esercenti addirittura rivelano che gli stessi lavoratori chiedono di poter essere assunti in nero. E che altri preferiscono intascare 700 euro a casa anziché 1100 lavorando. Il Movimento 5 Stelle d’altro canto respinge ogni critica. “I lavori stagionali sono una giungla di precarietà. Sono fatti di stipendi da fame a fronte di orari disumani, e non comportano alcuna sicurezza economica. Con il Decreto Dignità noi intendiamo risolvere questa problematica. Ed il reddito di cittadinanza è la conseguenza di chi ha governato l’Italia prima di noi e ci ha ridotto alla fame.

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