Omicidio del piccolo Leonardo, il padre di Musi: “Maltrattato e torturato da bambino”

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Bambino ucciso a Novara, fegato spappolato per le botte. E la madre non ha pianto per la sua perdita – FOTO: Facebook

Il padre di Nicholas Musi, accusato dell’omicidio di Leonardo Russo insieme alla compagna e madre del bambino di 20 mesi, ha parlato a Quarto Grado.

Continuano a spuntare nuovi retroscena sull’omicidio del piccolo Leonardo Russo, il bambino di 20 mesi che è stato massacrato di botte nella sua casa di Novara. Nicholas Musi e Gaia Russo, il primo compagno della seconda, sono accusati dell’omicidio. L’uomo si trova in carcere, mentre la ragazza è in una struttura protetta perché incinta. Secondo gli inquirenti, hanno provato a mascherare la brutale realtà simulando una caduta. L’autopsia, in realtà, ha lasciato poco spazio all’immaginazione. Il piccolo Leonardo è morto nel giro di mezz’ora per una terribile emorragia interna ed è stato trovato con il fegato spappolato. Uno scenario raccapricciante, ma c’è chi prova in qualche modo a ‘giustificare’, per così dire, il possibile (fino a prova contraria) comportamento da mostro di Nicholas Musi.

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Omicidio del piccolo Leonardo, il padre di Musi: “Maltrattato e torturato da bambino”

E’ il padre naturale del compagno di Gaia Russo, con quest’ultima accusato dell’omicidio del piccolo Leonardo, a prendere le sue difese. Intervenuto a Quarto Grado, infatti, l’uomo ha raccontato la vita travagliata di suo figlio che non porta il suo cognome perché la madre, quando scoprì di essere incinta, era sposata con un altro uomo che poi riconobbe il bambino. Secondo il padre biologico di Nicholas Musi, quest’ultimo avrebbe vissuto un’infanzia molto difficile. “Era lui la vittima perché in famiglia lo hanno sempre maltrattato e picchiato – ha dichiarato, ribattendo poi alle dichiarazioni della madre – Non è mai stato un violento, con i fratellastri è sempre andato d’accordo”. Secondo quanto dichiarato dall’uomo, che è rimasto coperto dall’anonimato, Nicolas Musi avrebbe subito delle vere e proprie torture: “Gli hanno anche bruciato i piedi e lo hanno preso a botte in testa”.

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