Chi è Noemi Durini, storia della ragazza uccisa dal fidanzato Lucio

Chi è Noemi DuriniRipercorriamo la storia di Noemi Durini, la giovane che è stata uccisa dal fidanzato Lucio Marzio nel settembre del 2017 in provincia di Lecce.

Oggi si è concluso il processo d’appello per l’omicidio di Noemi Durini, sedicenne di Specchia uccisa dal fidanzato, Lucio Marzo, nel 2017. La corte ha confermato la sentenza di condanna già emessa in primo grado: 18 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio volontario. Una sentenza che non lascia completamente soddisfatti i genitori di Noemi che si aspettavano una condanna più dura, un ergastolo. In concomitanza con questa nuova condanna vi riproponiamo la storia di Noemi, vi spieghiamo chi era e torniamo su quella notte in cui la sua giovane vita è stata spezzata con efferata violenza.

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Chi è Noemi Durini, la storia della 16enne uccisa dal fidanzato

Noemi Durini è nata e vive a Specchia, paesino di appena 4000 abitanti situato a pochi chilometri di distanza da Lecce. Nel 2017 ha appena compiuto sedici anni e frequenta l’istituto superiore del paesino pugliese. La sorella e la madre la descrivono come una ragazza piena di energie, in continuo movimento, in possesso di un carattere esuberante che la fa essere spesso sopra le righe ma anche capace di slanci di affetto grandiosi. In quell’anno ha cominciato a frequentarsi con un ragazzo di un anno più grande di lei, Lucio, conosciuto l’anno prima. Il rapporto tra i due ragazzi non è dei più sereni: come molti giovani vivono la loro relazione con molto trasporto, ma il carattere esuberante di lei e quello nevrotico e scontroso di lui porta a liti furiose e a continui tira e molla. Nell’agosto del 2017 Noemi annuncia sui social il fidanzamento con Lucio, una notizia che non è gradita da nessuna delle due famiglie, proprio per i continui litigi che hanno caratterizzato i mesi precedenti.

Si arriva dunque alla notte del 3 settembre, quando i due ragazzi decidono di incontrarsi in piena notte. Da quell’incontro, però, Noemi non farà più ritorno. La famiglia inizialmente spera che possa essere scappata per una notte e che dopo qualche ora possa fare ritorno, ma con il passare dei giorni il timore che potesse essere capitato qualcosa di brutto si fa più forte.  In breve i media si interessano alla vicenda e viene fuori che Lucio, quella notte, ha sfasciato a colpi di sedia l’auto per la rabbia e che era stato l’ultimo a vederla. Gli investigatori formulano un’accusa di omicidio contro il ragazzo, il quale crolla durante l’interrogatorio in caserma. Lucio sostiene di aver ucciso Noemi per salvare i genitori: “Quello che ho fatto è stato per l’amore che provo per voi. Noemi voleva che io vi uccidessi per potere avermi con sé. Sono un fallito e mi faccio schifo. Ti voglio bene papà e mamma”.

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