Novara, bambino ucciso: fegato esploso per le botte. “Non una lacrima dalla madre”

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 Bambino ucciso a Novara, la madre impassibile – FOTO: Facebook

Bambino ucciso a Novara, aveva il fegato spappolato per le botte del patrigno violento e con precedenti. La madre non ha pianto per la sua perdita.

Per Leonardo Russo, il bambino ucciso a soli 2 anni a Novara, la sua giovane madre Gaia non ha versato nemmeno una lacrima. La 22enne, che da pochi mesi aveva cominciato una relazione con il 23enne Nicholas Musiil quale non era padre del piccolo – è apparsa imperturbabile agli inquirenti, pur essendo ben consapevole che il figlioletto era morto. Morto massacrato per le tante botte ricevute. E tutto quanto accaduto stona con le foto che è possibile consultare sul profilo Facebook di lei, nelle quali con Musi e con il bambino ucciso apparivano come una famigliola felice. Niente di tutto questo invece, perché quei due giovani erano evidentemente non pronti per badare ad un bimbo. E l’irresponsabilità, unita alla indole violenta di lui, hanno portato a tutto questo. Leonardo in realtà aveva soltanto 20 mesi, ma questo non ha impedito a Musi di spappolargli il fegato.

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Bambino ucciso, fatale una emorragia al fegato

La causa della morte sarebbe stata una inarrestabile emorragia all’organo. E c’erano anche lesioni orribili al volto oltre che diverse fratture a bacino e mandibola, in base a quanto si è appreso. Anche Gaia Russo sarebbe dovuta finire in carcere come il suo compagno, ma ha evitato l’arresto soltanto perché in attesa al quinto mese di un altro figlio. Come già noto, i due avevano allertato i soccorsi dicendo che Leonardo era caduto dal letto. Ma la gravità delle lesioni riscontrate aveva fatto passare come assurda quella scusa. E Musi avrebbe anche minacciato i sanitari dicendo che se non fossero riusciti a salvare il bimbo li avrebbe ammazzati. Colpisce però l’impassibilità della madre, che davvero non ha fatto una piega, come riferito da vari organi di stampa. Ora si trova all’interno di una comunità, e di fatto è come se fosse posta agli arresti domiciliari.

Lui aveva già diversi precedenti penali

Per quanto riguarda il suo compagno, era già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti penali di vario genere. Si va da molestie a furto, percosse, violenza domestica fino al consumo di stupefacenti, sempre in base a quanto comunicato dai giornali e siti web di informazione. E pare che avesse anche tracce di cocaina nel sangue quando ha ucciso Leonardo. Il bambino fu portato al pronto soccorso anche ad aprile. In quella circostanza la scusa utilizzata fu relativa al morso ricevuto da un cane. Inutile dire che anche allora i due non avevano convinto i medici. Il procuratore di Novara ha parlato di “violenza inaudita, non degna di un essere umano”.

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