Vittorio Zucconi, chi era: biografia ed opere del famoso giornalista

Vittorio Zucconi
Addio al giornalista Vittorio Zucconi – FOTO: screenshot

È scomparso Vittorio Zucconi, autorevole firma de ‘La Repubblica’ per anni e con un illustre passato anche in altre importanti realtà giornalistiche italiane. Di cose ne ha viste e raccontate.

A 74 anni è morto Vittorio Zucconi, autorevole firma del quotidiano ‘La Repubblica’. La scomparsa è avvenuta a causa di una brutta malattia della quale soffriva da tempo. Suo padre Guglielmo svolse la stessa professione e diresse ‘La Domenica del Corriere’ ed ‘Il Giorno’. Zucconi venne al mondo a Bastiglia in provincia di Modena, il 16 agosto 1944, e proprio lì si è spento nelle prime ore di oggi. Compì gli studi al Liceo Parini di Milano, dove si era trasferito con la sua famiglia, ed iniziò molto giovane le prime esperienze giornalistiche. Dopo la laurea in Lettere con una tesi in storia relativa alle formazioni anarchiche in Italia, Vittorio Zucconi divenne un reporter di cronaca nera a ‘La Notte’, prima di passare a ‘La Stampa’ e di fare da corrispondente a Bruxelles e poi a Whasington. Lavorò anche per ‘Repubblica’ e ‘Corriere della Sera’ in tale vesti, vivendo a Mosca e poi a Tokyo. Il rientro in Italia avviene nel 1977 e qui Zucconi si dedica alle vicende inerenti il Terrorismo Rosso e gli anni di piombo.

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Vittorio Zucconi, un globetrotter dell’informazione

Parlò per primo del caso Lockheed, scandalo che portò alle dimissioni dell’allora presidente della Repubblica, Giovanni Leone. Il 1985 fu un altro anno importante per Vittorio Zucconi, che si trasferì in via definitiva a Washington per lavorare come editorialista per ‘Repubblica’. Famoso fu pure il suo incontro nel settembre del 1989 con Boris Eltsin, l’ex presidente della Russia, del quale tracciò un ritratto molto negativo descrivendolo come un alcolista. Successivamente lui stesso riconobbe di aver compiuto alcuni errori in ciò. Tra gli ultimi incarichi ricoperti da Zucconi ci sono stati quelli di direttore dell’edizione web di ‘Repubblica’ fino al 2015 e di Radio Capital fino al 2018. Inoltre è stata molto prolifica la sua opera sia come autore di libri a sfondo politico e sociale che come docente universitario. Ha infatti tenuto dei corsi di storia italiana contemporanea e di giornalimo negli Stati Uniti.

Una vita spesa per il giornalismo

Fervente attivista contro la pena di morte, il giornalista ha ottenuto svariati riconoscimenti nel corso della sua carriera. Ed un altro momento importante della sua vita è stato il matrimonio con Alisa Tibaldi nel 1969, dal quale sono nati i figli Chiara e Guido che gli hanno dato sei nipoti in tutto. La famiglia si è stabilita in pianta stabile negli Stati Uniti e questo ha comportato per tutti loro, ed anche per Vittorio Zucconi, il conseguimento della cittadinanza a Stelle e Strisce da tempo. Il 18 luglio 2009 Zucconi fu nominato Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dall’allora presidente, Giorgio Napolitano.

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