Filmini a luci rosse, licenziata 33enne controllore: circuiva passeggeri sui treni

Filmini a luci rosse
Filmini a luci rosse in treno coi passeggeri, licenziata – FOTO: viagginews

Una donna che svolgeva il lavoro di controllore su dei treni regionali è stata licenziata perché realizzava filmini a luci rosse con dei viaggiatori.

Una donna di 33 anni, che lavorava come controllore sui treni regionali della ditta Sassonia-Anhalt, è stata licenziata per una motivazione che ha destato scalpore. La professionista infatti era solita circuire alcuni viaggiatori, solitamente quelli sorpresi senza biglietto. Con loro si appartava in zone deserte delle stazioni per girare dei filmini a luci rosse. Di questa vicenda ne ha parlato il tabloid britannico ‘Daily Mail’, che riferisce anche il nome dell’autrice dei filmini vietati: Teresa W. A suo carico sono state utilizzate le controverse clip, ed in alcune si vedrebbe la 33enne utilizzare un frustino rivolgendosi con espressioni inequivocabili agli interlocutori di turno. Inoltre quasi sempre viene inquadrata con la divisa da lavoro.

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Filmini a luci rosse sui treni, l’azienda: “Comportamento inaccettabile”

Anche i dialoghi non lasciano spazio a dubbi. “Ora ti faccio vedere come tratto i passeggeri che non hanno pagato il biglietto. Tira giù i pantaloni, voglio vedere tutto”. Elementi che la ditta ha utilizzato contro la donna per giustificarne il licenziamento in tronco, avvenuto tra fine 2018 ed inizio 2019. La tesi difensiva di Teresa verterebbe sul fatto che tutto quel materiale era privato e che per questo motivo non c’era bisogno di alcun permesso per poter girare i filmini a luci rosse. Ma l’azienda ha replicato a muso duro, sostenendo che tale condotta viola i principi di etica e di moralità della stessa. In un comunicato, la società di trasporti in questione ha fatto sapere che un atteggiamento simile è solo da condannare e che non è tollerabile l’utilizzo di materiale, abbigliamento, attrezzature e spazi di lavoro per fini privati o commerciali. La stessa inoltre si è riservata di valutare la messa in pratica di ulteriori misure.

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