Modena, incendio sede polizia: arrestato un marocchino

arrestato un marocchino
(Facebook)

I Carabinieri di Mirandola hanno arrestato un marocchino per aver appiccato un incendio alla sede della polizia municipale che ha causato 2 morti, 2 feriti e 17 intossicati.

Nel corso della notte un grosso incendio è divampato dal secondo piano della sede della Polizia Municipale di Mirandola (Modena). Le fiamme si sono spostate anche nelle abitazioni limitrofe alla stazione causando un’esplosione in un appartamento. Il bilancio è gravissimo: 2 morti, 2 feriti gravi e 17 intossicati. Secondo quanto emerso dalla cronaca locale i Carabinieri avrebbero fermato poco dopo un sospettato, un immigrato di origine marocchina.

A quanto pare l’uomo avrebbe agito per vendetta personale dopo aver ricevuto un provvedimento da parte della Polizia Municipale. Secondo la ricostruzione riportata da ‘Repubblica.it‘, il nord africano si sarebbe introdotto nella stazione forzando l’ingresso principale, avrebbe cercato degli oggetti da sottrarre, quindi avrebbe accatastato delle pile di documento per appiccare il fuoco. Poco dopo è stato sorpreso mentre cercava di darsi alla fuga.

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Incendio sede polizia, Salvini: “Altro che aprire porti… mandiamo tutti a casa”

La follia del cittadino marocchino che ha causato la morte di due persone è diventata immediatamente uno spunto per dare maggiore vigore alla campagna elettorale della Lega in vista delle imminenti Elezioni Europee. Uno dei capi saldi del carroccio, infatti, è una differente gestione della politica migratoria, che prevede regole ferree per l’accettazione di migranti.

L’atto criminale compiuto la scorsa notte, dunque, viene visto da Salvini come un’ulteriore prova che il flusso migratorio clandestino in Italia consista principalmente in un pericolo per la sicurezza nazionale, ed infatti sul proprio profilo ha commentato in questo modo l’accaduto: “Arrestato giovane immigrato nordafricano per il rogo che ha devastato la sede della Polizia locale di Mirandola: due morti, decine di feriti e intossicati. Una preghiera e un abbraccio alle famiglie delle vittime. Altro che aprire i porti! Azzerare l’immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: A CASA tutti!”.

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