Farmaci generici, la denuncia: “Accordi sottobanco e i prezzi lievitano”

Farmaci generici, da 44 Stati Usa arriva la clamorosa denuncia contro la grande industria: “Accordi sottobanco e i prezzi lievitano”.

(Pixabay)

44 Stati americani hanno presentato una denuncia congiunta contro 20 compagnie farmaceutiche, sostenendo che si sono impegnate in cospirazioni illegali per “manipolare i prezzi, ridurre la concorrenza” e frenare il commercio di oltre 100 farmaci generici. La denuncia, che è stata depositata venerdì 10 maggio presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto del Connecticut, chiama in causaTeva Pharmaceuticals, Sandoz, Mylan e Pfizer tra gli imputati.

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Le accuse alla grande industria farmaceutica

Secondo la denuncia, l’industria del farmaco è impegnata in una lunga storia di accordi discreti, in cui i produttori di farmaci generici hanno accettato di non competere tra loro e invece di accontentarsi di una “giusta quota” del mercato. Gli stati denuncianti hanno affermato che questo accordo ha evitato la competizione tra i produttori che normalmente avrebbe comportato “un’erosione significativa dei prezzi e grandi risparmi per il consumatore finale”.

Piuttosto che entrare in un particolare mercato di farmaci generici competendo sul prezzo al fine di guadagnare quote di mercato, “i concorrenti dell’industria farmaceutica generica comunicano sistematicamente e regolarmente tra loro direttamente, dividono i clienti per creare un equilibrio artificiale nel mercato, e poi mantenere prezzi elevati anticoncorrenziali”. La denuncia afferma che la situazione è peggiorata nel 2012. La grande industria farmaceutica si è collusa per aumentare significativamente i prezzi di 86 medicinali tra luglio 2013 e gennaio 2015, viene denunciato. In alcuni casi, gli aumenti sono stati superiori al 1.000%, hanno affermato gli stati.

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