Morte Mario Biondo, detective alle Iene: “Ho delle prove incriminanti”

detective alle Iene: "Ho delle prove incriminanti"
(Screenshot Video)

Questa sera a ‘Le Iene’ andrà in onda l’intervista al detective Navasquillo, in cui questo confida di essere in possesso di prove che potrebbero fare incriminare qualcuno per la morte di Mario Biondo.

Il processo sulla morte del cameraman palermitano Mario Biondo è ancora aperto. Il ragazzo è stato trovato privo di vita nella sua casa di Madrid nel 2013 e le indagini si erano concluse attestando che si era suicidato dopo aver assunto della cocaina. Dopo la morte di Mario, i genitori hanno dato incarico all’investigatore Eduardo Navasquillo, il quale aveva confermato loro che dalle prime analisi sul corpo e dal rapporto tossicologico emergeva la positività alla cocaina.

I genitori di Mario ed i loro legali, però, hanno contestato al detective ed alla giustizia il fatto che i documenti a cui fa riferimento Navasquillo non sono mai pervenuti in loro possesso. Proprio per questo motivo Le Iene sono andate a parlare con il noto investigatore, cercando di capire da lui quale possa essere stata la causa della morte di Mario Biondo.

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Morte Mario Biondo, il detective alle Iene: “Ho altre prove, ma le tengo per il processo”

Intervistato da Cristiano Pasca, Navasquillo conferma quanto detto ai genitori di Mario, quindi a telecamere abbassate confida all’inviato: “Ho molte altre informazioni che non ti dirò, perché il processo non è del tutto chiuso in Italia”, dice il detective che poi aggiunge: “Queste prove me le tengo, non per me ma per altre persone che potrebbero essere accusate della morte di Mario”, concludendo che potrà divulgarle solo su richiesta del giudice. Tali affermazioni fanno sorgere delle domande: quali sono le prove a cui fa riferimento? Chi sono le persone che rischiano di essere incriminate? Mario Biondo si è davvero suicidato? Lo stesso inviato delle Iene ha riportato le parole del detective alla madre del cameraman morto, la quale ha commentato in questo modo: “Questo è grave lui sta proteggendo chi ha ucciso mio figlio”.

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