Scudetto 2006: ecco la decisione del Coni sul ricorso della Juve

Il Collegio di garanzia ha preso la decisione sul ricorso con cui la Juve chiedeva di rimettere in discussione l’assegnazione dello scudetto 2005-2006. 

La decisione è quella che più o meno tutti si aspettavano. Il Collegio di garanzia del Coni, presieduto da Franco Frattini, ha dichiarato “inammissibile” il ricorso presentato dalla Juventus per chiedere di rimettere in discussione l’assegnazione dello scudetto 2005-2006. Scudetto attribuito all’Inter dopo le condanne di Juve e Milan per lo scandalo Calciopoli.

L’avvocato del club, Luigi Chiappero, aveva chiesto di riaprire la partita, con l’idea di spostare il caso presso il Tribunale Federale Nazionale della FIGC. Il Collegio, tuttavia, si è fermato a quanto deciso dal Tnas, l’organo di giustizia che nel 2011 aveva adottato la linea “dura” già fatta propria dal consiglio federale. Ricordiamo che lo scudetto era stato assegnato all’Inter dal commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi, che aveva sposato il parere dei tre saggi Gerhard Aigner, Roberto Pardolesi e Massimo Coccia.

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Il commento dei legali dopo la sentenza

Secondo il difensore della Juventus, Luigi Chiappero, “non c’è nessun giudice sportivo che ha voluto decidere”. Per l’Inter, invece, pesano le ripetute sentenze, penali, amministrative e sportive, che si sono succedute negli anni: “Si propone sempre lo stesso quesito senza tenere conto di quello che hanno detto in tutti questi anni tutti i giudici”, ha dichiarato l’avvocato Luisa Torchia. Oggi l’ultimo atto con cui il Collegio che, oltre a dichiarare inammissibile il ricorso dei bianconeri, estromette il Coni “dal presente giudizio”, condannando la Juve al pagamento delle spese in favore del Comitato olimpico nazionale per 1.500 euro, oltre agli oneri accessori disponendo “l’integrale compensazione delle spese nei confronti delle altre parti”.

EDS

 

 

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