Omicidio Vannini, Roberta Petruzzelli ribatte alle polemiche per la lettera a Martina

Roberta Petruzzelli risponde arditamente alle numerose polemiche riguardo l’omicidio Vannini, nate a causa della sua lettera a Martina Ciontoli, ne Le Parole della Settimana di Massimo Gramellini. Scopriamo cos’è successo.

La vicenda getta le sue radici nell’omicidio Vannini, un episodio di cruda cronaca nera che vede come protagonista il giovane Marco Vannini, deceduto a causa dell’inadempienza del padre della sua ragazza, Antonio Ciontoli. Per quanto la dinamica si presenti lacunosa e contraddittoria in più parti, è indiscutibile la causa della morte: un colpo di arma da fuoco, una Beretta che sarebbe dovuta essere scarica, diventata fatale tra le inconsapevoli mani del suocero. Il caso porta con sé un forte clamore mediatico e fango sulla famiglia dell’accusato, fino a sbarcare sul piccolo schermo grazie al programma Un giorno in pretura.

Omicidio Vannini, Roberta Petruzzelli replica alle polemiche

Concluso il processo, che vede Antonio Ciontoli in carcere per cinque anni con l’accusa di omicidio colposo, e passati diversi anni, la conduttrice di Un giorno in pretura, Roberta Petruzzelli, prende la decisione di scrivere una lettera di conforto per la figlia del condannato, Martina Ciontoli. Sia l’utenza che la madre del ragazzo scomparso provano una nota di sdegno per la corrispondenza creatasi tra la Petruzzelli e la Ciontoli: sul web cominciano ad accendersi infinte polemiche. Comparsa in diretta a Le parole della settimana di Massimo Gramellini, la conduttrice si scaglia contro i suoi accusatori, rivelandosi profondamente indignata.

Omicidio Vannini, le dure parole della Petruzzelli

«Io ho bisogno di capire il perché uno fa certe cose […] Credo che ormai non siamo più abituati al cercare il perché, ma siamo abituati a tifare. O fai parte della curva sud, o fai parte della curva nord. Quando tifi non cerchi le ragioni, ma perché puoi essere contro. Si fanno petizioni affinché la ragazza venga cancellata dall’ordine degli infermieri e non possa più lavorare. Vi sembra possibile? Questa cosa mi indigna.» La conduttrice si riferisce ad una petizione nata sul web che dovrebbe comportare l’astensione forzata della giovane dalla professione di medico. Infine conclude «Io voglio capire il perché, non voglio credere che tu abbia voluto che il tuo fidanzato morisse, voglio credere che tu non abbia saputo agire in una situazione di panico. Ti morirà il ragazzo che amavi e a sparare è stato tuo padre. Una situazione tale può mandare chiunque in uno stato di confusione totale».

 

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