Milan-Lazio, Leonardo: “La partita era da sospendere, chiediamo giustizia”

"La partita andava interrotta, chiediamo giustizia"
(Getty Images)

Il Direttore Generale del Milan Leonardo alimentale le polemiche del post partita accusando il direttore di gara di non aver interrotto la partita quando andava fatto.

Il doppio confronto a San Siro tra Milan e Lazio ha lasciato enormi strascichi polemici. Dopo la partita di campionato, al centro della bufera ci sono stati Kessie e Bakayoko: i due centrocampisti rossoneri hanno infatti portato la maglietta di Acerbi sotto la curva a mo’ di “scalpo”, suscitando l’indignazione dei tifosi e della squadra avversaria. L’incontro di Coppa Italia, dunque, cominciava in un clima di tensione palpabile che è stato acuito dai cori razzisti intonati dai tifosi della Lazio (gli stessi che hanno esposto lo striscione fascista a Piazzale Loreto).

Inevitabile, dunque, che a conclusione dell’incontro si generassero ulteriori polemiche. A prendersi carico del disappunto del Milan è stato il dg Leonardo, il quale, intervistato da ‘Gazzetta‘, ha dichiarato senza mezzi termini: “C’erano mille motivi per interrompere la partita, con le nuove norme l’arbitro non doveva neppure attendere il secondo, terzo coro. Poteva fermarsi dopo il primo. Se sono stati trasmessi due annunci dagli speaker dello stadio, vuol dire che ci sono stati: eppure Mazzoleni ha tirato dritto”.

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Milan-Lazio, Leonardo: “Salvini doveva criticare il comportamento dei tifosi della Lazio”

Leonardo ci tiene a precisare che la sua polemica non è strumentale e non riguarda il risultato ottenuto sul campo dagli avversari: “la Lazio ha meritato la finale di Coppa Italia”, inoltre precisa che sia lui che la società sono stati i primi a contestare il brutto gesto di Kessie e Bakayoko al termine della partita di campionato: “Esporre la maglia di Acerbi sotto la curva del Milan è stato un grave errore che abbiamo riconosciuto subito”.

Il dirigente rossonero, però, trova inammissibile che vengano ancora permessi comportamenti razzisti negli stadi e chiede giustizia per i due calciatori e per tutti quei calciatori di colore che in questi anni hanno dovuto subire simili comportamenti. Leonardo trova sbagliato anche il comportamento di Salvini e ne spiega il motivo: “Ha usato la parola vergogna solo per il gioco del Milan, e invece bisogna spendere quella parola per episodi molto più gravi”.

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