Andrea Fortunato: oggi si celebra il 24 anniversario della sua scomparsa

oggi il 24° anniversario della sua scomparsaIl 25 aprile del 1995 moriva a soli 23 anni Andrea Fortunato, difensore della Juventus e grande prospetto del calcio italiano. Ancora oggi i tifosi di tutta Italia ne celebrano il ricordo.

Il 25 aprile di 24 anni fa, il calcio italiano piangeva la scomparsa di uno dei suoi più brillanti protagonisti. Il difensore della Juventus Andrea Fortunato, considerato uno dei prospetti migliori nel nostro movimento calcistico, moriva a causa di una leucemia contro cui non è riuscito a vincere. Negli anni precedenti alla scoperta della malattia, Andrea aveva fatto un campionato di Serie B con il Pisa ed aveva esordito in Serie A con la maglia del Genoa mettendo in mostra delle qualità superiori alla media e guadagnandosi l’interesse della Juventus.

Giunto a Torino nell’estate del 1993, il terzino sinistro aveva confermato le proprie qualità già al primo anno guadagnandosi anche una convocazione nella nazionale di Arrigo Sacchi in cui il suo ruolo era ricoperto da Paolo Maldini. L’anno successivo non poté continuare la sua crescita a causa della leucemia. La terribile malattia lo tenne fuori dai campi di gioco per tutta la stagione ed in meno di un anno lo portò ad una morte prematura, prima che potesse compiere 24 anni.

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Il ricordo di Andrea Fortunato, 24 anni dopo la sua scomparsa

La triste storia di questo giovane calciatore e uomo, morto prima di poter completare la propria maturazione professionale e umana, ha commosso l’intera nazione. Ogni anno, il 25 aprile, i tifosi della Juventus e tutti gli altri sportivi, concedono un minuto del loro tempo al ricordo di questo ragazzo. Anche oggi, 24 anni dopo la sua morte, il web è pieno di messaggi, immagini e video che ne ricordano le gesta e che mostrano l’elogio funebre tenuto da Vialli e dagli altri compagni di squadra. Un modo per ricordare a tutti che il calcio è solamente uno sport e che davanti ad una tragedia come questa, i campanilismi e le divisioni vengono superati, un po’ come successo lo scorso anno quando è scomparso il capitano della Fiorentina Davide Astori.

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