Modena: chi è l’estetista e giovane mamma accoltellata dal fratello

Dramma in provincia di Modena: chi è Francesca Rizzello, l’estetista e giovane mamma di origine salentina, accoltellata dal fratello.

Francesca Rizzello
(Facebook)

Lotta tra la vita e la morte Francesca Rizzello, 36 anni, estetista amatissima a Villanova, in provincia di Modena, e da qualche mese mamma di una bambina. A ferirla a morte, con diverse coltellate, è stato il fratello Cosimo Damiano, per tutti Mimmo, 38 anni, un passato controverso il suo, con problemi di droga e diversi reati commessi. Sua sorella, però, a quanto pare non lo aveva mai abbandonato.

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Il gesto del fratello di Francesca Rizzello: ecco il movente

Ieri mattina, il gesto del fratello: l’avrebbe colpita con un coltello infierendo per una quindicina di volte al petto e al collo e anche alla gola. I due erano originari del Salento, di Torre Colimena, non lontano da Avetrana, nel tarantino, e l’eco della tragedia è giunta fin lì. Dunque, sono due le comunità stordite da quanto accaduto a Francesca Rizzello e sono tante anche le domande senza risposta rispetto al dramma che ha colpito la famiglia. I due fratelli con la madre si erano trasferiti a Modena, ma ad Avetrana la loro famiglia è molto conosciuta per diverse attività di ristorazione e pesca.

Qualche tempo fa, un altro fratello di 27 anni era morto durante una battuta di pesca subacquea nelle acque di Torre Colimena. Lo stesso Mimmo, il fratello di Francesca Rizzello, avrebbe chiamato ieri mattina il 112 sostenendo: “Ho appena ucciso mia sorella”. Invece, l’estetista – seppur in gravi condizioni – era ancora viva all’arrivo dei soccorsi. Sul movente della tragedia, poco fa il Procuratore Capo di Modena, Lucia Musti, ha spiegato che Mimmo Rizzello “era piuttosto turbato sia dalla morte, l’anno scorso, di un fratello e dalla fine della relazione con una donna che è rimasta a vivere in Puglia con la loro bambina; questa donna avrebbe poi intrapreso una relazione con uomo che è stato legato proprio alla sorella attinta dai fendenti. Questo evidentemente il motivo che ha portato l’indagato ad agire in modo così grave”.

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