Colpo di scena nelle indagini sulla morte del cameraman palermitano Mario Biondo, avvenuta a Madrid nel maggio del 2013.
E’ un autentico colpo di scena, l’ennesimo di una storia che è ancora tutta da scrivere. Quella sulla morte di Mario Biondi, il cameraman palermitano che venne trovato senza vita nel suo appartamento di Madrid il 30 maggio del 2013. Fin dall’inizio le indagini si sono concentrate sull’ipotesi di un suicidio. Ma la mamma e il papà dell’uomo non si sono mai arresi all’ipotesi che il loro figlio, all’apparenza felice e pieno di vita, potesse aver compiuto un gesto simile. E negli ultimi mesi le cose sono cambiate.
Mario Biondo, chi era il cameraman di Palermo morto a Madrid
Non aveva ancora compiuto 31 anni Mario Biondo quando venne trovato morto in casa a Madrid, nel maggio del 2013. Sua moglie, la popolarissima conduttrice televisiva di ‘Telecinco’, era uscita per andare a trovare dei parenti che erano in un’altra città. Le conclusioni della giustizia iberica avevano confermato l’ipotesi originaria, quella di un suicidio. Ma la mamma e il papà hanno portato avanti una lunga battaglia nel corso di questi anni per accertare un’altra verità.
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Mario Biondo, la mamma: “Indagato il medico legale della prima autopsia”
Dopo aver ottenuto la riesumazione del cadavere a Palermo, infatti, mamma mamma Santina D’Alessandro e papà Giuseppe Biondo possono sperare ancora che la verità sulla morte del loro figlio venga riscritta. “Il medico legale, che ha eseguito la prima autopsia, sarà indagato, questo significa che si è aperto un varco in Spagna – ha commentato all’Adnkronos la signora Biondo – Ora attendiamo l’esito degli esami dell’ultima riesumazione che è stata fatta qui a Palermo. Noi non ci arrendiamo”.
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