Notre Dame, Sgarbi attacca: “Ma quale tragedia, ecco perché non è un dramma”

Secondo il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, non c’è alcuna ragione per allarmarsi troppo di fronte all’incendio che ha distrutto la cattedrale di Notre Dame.

In queste ore di sgomento, incredulità e commozione da un capo all’altro del mondo di fronte alle immagini della cattedrale di Notre Dame a Parigi che se ne va letteralmente in fumo, c’è una voce fuori dal coro, e – come spesso accade – è quella di Vittorio Sgarbi. Il noto critico d’arte è intervenuto ai microfoni di RTL 102.5 spiegando perché, a suo parere, non c’è alcun motivo di gridare alla tragedia.

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La spiegazione di Vittorio Sgarbi

“Sono convinto che l’origine dell’incendio sia legata ai restauri che denunciano quelle impalcature che stanno intorno alla guglia che è crollata – ha detto Vittorio Sgarbi, interpellato dall’emittente proprio in quanto esperto di arte e restauro -. Le ragioni sono di una banalità abbastanza sconcertante, bastava rimandare il restauro che ha provocato il danno, perché il cortocircuito parte da lì”. Dopo di che Sgarbi ricorda che la struttura è frutto di interventi realizzati in epoche diverse: “La guglia è la testimonianza più tarda dell’edificio, che era stato devastato durante la Rivoluzione Francese e ricostruito da un grande architetto. Essendo un’opera recente, come è stata ricostruita in passato, così può esserlo adesso”.

Sgarbi ribadisce il concetto: “Non mi sembra ci sia alcuna ragione per gridare alla tragedia: non ci sono morti, nessun attentato e nessuna causa paragonabile alle Torri Gemelle”. E ricorda che non siamo di fronte a un fatto senza precedenti: “Non dimentichiamo che in Italia abbiamo avuto il crollo della Cattedrale di Noto che è stata ricostruita. C’è un clima di esaltazione della tragedia che io non ravviso. Tutto è riparabile e ricostruibile, è una situazione drammatica ma non tragica”, conclude. Parole che, c’è da scommetterlo, faranno divampare una nuova polemica.

EDS

 

 

 

 

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