Emanuela Orlandi, il Vaticano apre un’indagine sul caso della scomparsa

Svolta storica nella vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi, il Vaticano apre un’indagine sul caso della scomparsa, l’annuncio oggi.

Emanuela Orlandi

Si torna a parlare della vicenda di Emanuela Orlandi, la 15enne scomparsa in Vaticano nel 1983 di cui non si è mai saputo il destino. Nei mesi scorsi, si era molto parlato del caso delle ossa umane ritrovate nella Nunziatura Apostolica di via Po. Ma si era poi appreso che quelle ossa non appartenevano né a Emanuela Orlandi, né a Mirella Gregori, una sua coetanea scomparsa lo stesso anno in circostanze analoghe.

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Vaticano: Svolta nel caso Emanuela Orlandi

Circa un mese fa, Laura Sgrò, il legale della famiglia ha spiegato di aver ricevuto una lettera in cui si invitava a controllare una tomba all’interno del cimitero teutonico che si trova nelle mura vaticane. La tomba in questione si troverebbe sotto la statua di un angelo che porta la scritta “Requiestat in pace” (Riposa in pace). Secondo l’anonimo informatore, da anni ci sono persone che portano fiori su quella tomba proprio in memoria della ragazza scomparsa. Ora è il Vaticano a fare un passo in avanti: a quasi 36 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983, la Segreteria di Stato ha “autorizzato l’apertura di indagini”. Ad annunciarlo, ancora una volta è l’avvocato Sgrò.

Ha spiegato Pietro Orlandi, fratello della ragazza scomparsa, commentando la scelta del Vaticano: “Nei mesi scorsi abbiamo incontrato, io e in alcune occasioni anche il mio avvocato, il segretario di Stato, Pietro Parolin, con il quale abbiamo parlato del caso di Emanuela e abbiamo presentato le nostre richieste”. Quindi ha parlato di “svolta importante”. Soddisfazione anche dall’avvocato Sgrò: “Ho chiesto informazioni e ho avuto conferme ufficiali del fatto che tramite il tribunale e tramite la gendarmeria vaticana sono state avviate le indagini. Posso dire che gli accertamenti sono già in una fase operativa”.

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