Amalia, la scienziata che crede in Dio: “Credo a cose a cui la logica non dà spiegazione”

"Credo a cose cui la logica non dà spiegazione"Amalia Ercoli Finzi è un’eccellenza italiana in campo ingegneristico e spaziale. Ciò che la caratterizza, però, e la sua capacità di coniugare scienza e fede.

Chiunque è appassionato di scoperte scientifiche e di esplorazione dello spazio avrà sicuramente idea di chi sia Amalia Ercoli Finzi. Questa donna, infatti, non è solamente al prima ad essersi laureata in ingegneria aerospaziale in Italia, ma è anche colei che si è occupata di supervisionare la trivella SD2 che, sganciatasi da Rosetta, è andata a perforare il nucleo della cometa Churiumov-Gerasimenko. Proprio in quella occasione, il lavoro più importante della sua vita, Amalia ha avuto il timore che 10 anni di sforzi andassero in fumo: dopo 61 ore di trivellazione, quando tutti attendevano la trasmissione dei risultati, questi non arrivavano.

In quei momenti di tensione e paura, Amalia si apparto di lato e cominciò a pregare Dio, chiedendogli di fare la sua parte. Pare che quella preghiera sia stata ascoltata, visto che 5 minuti prima che la batteria della trivella si scaricasse sono pervenuti i dati tanto attesi e l’operazione di trivellazione della cometa ha dato i frutti tanto attesi. In seguito a quel successo professionale, risalente al 2014, l’ingegnere aerospaziale è stata intervistata dal ‘Corriere‘.

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Amalia, il rapporto tra scienza e fede: “Credo a cose che la logica non riesce a spiegare”

Tra le tante cose che le vengono chieste in quell’intervista c’è quella di spiegare in che modo è possibile coniugare la scienza e la fede, come si fa insomma a credere ad eventi (resurrezione in primo luogo) che non possono essere spiegati con la logica, e soprattutto se crederci non è un controsenso. A queste perplessità la scienziata ha risposto: “La mia fede non è credere a cose che vanno contro la logica, ma credere alle cose che la logica non spiega”, dice la scienziata che poi esplicita il suo pensiero su Dio e la vita: “Noi siamo come le formiche che camminano su un tappeto: non riusciamo a vedere il disegno meraviglioso che c’è sopra il tappeto. Io credo che ci sia un Dio buono che cerca il nostro bene e che riuscirà a salvare tutta l’umanità”.

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