Spagna, Mercedes chiede scusa per la pubblicità pro gender

per la pubblicità pro genderDopo il putiferio sollevato dalla pubblicità pro gender, la Mercedes ha chiesto scusa pubblicamente a chiunque si fosse sentito offeso dalla campagna pubblicitaria.

Qualche settimana fa un distributore di automobili Mercedes di La Rioja ha pubblicato su Youtube un video dal titolo ‘Entrevista sobre ruedas: Serise Sexología & Mercedes Nuevo Clase B’ (Intervista sulle ruote: sessuologia Serise & nuova Mercedes Classe B) in cui prendeva le difese del controverso progetto “Skolae“. In breve si trattava di un’intervista a due sessuologi appartenenti all’associazione Serise, la quale punta a portare nelle scuole dell’infanzia un programma di educazione sessuale che comprende giochi utili a suscitare curiosità sulla sessualità gender nei bambini più piccoli.

Immediata la reazione di famiglie e genitori che si sono scagliati con veemenza contro l’iniziativa del distributore della casa automobilistica tedesca. In poco meno di 48ore la raccolta firme lanciata da ‘Citizen Go’ su internet ha raggiunto 12.500 firme, obbligando i dirigenti della Mercedes a fare una marcia indietro e obbligare il distributore a ritirare la campagna pubblicitaria non pertinente con il marchio automobilistico.

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Le scuse di Mercedes a Citizen Go

Una volta presa visione delle contestazioni, la famosa casa automobilistica si è premurata di specificare che l’iniziativa pubblicitaria era stata presa dal singolo distributore ed ha pubblicato delle scuse rivolte all’associazione Citizen Go e a tutti coloro che fossero stati offesi dalla pubblicità: “Vorremmo esprimere delle scuse a coloro che potrebbero sentirsi infastiditi dal contenuto del video”. La Mercedes ha pure sottolineato come non fosse mai stata propria intenzione associare il marchio ad una ideologia estranea alle attività che le sono consuete.

Le scuse di Mercedes ed il pronto ritiro del video sono stati apprezzati dall’associazione che ha commentato con parole di elogio la solerzia dei vertici tedeschi nel rispondere alle lamentele: “Dobbiamo congratularci con Mercedes-Benz Spagna, una società che ha agito in base al prestigio internazionale e che non ha esitato a fare pressione sul rivenditore per rimuovere il video”, sottolineando infine come legare il proprio brand ad una campagna di sessualizzazione fosse un grave errore.

Sciarretta Massimiliano

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