Castrazione chimica, che cos’è e come funziona la proposta di legge

Castrazione chimica, che cos’è e come funziona la proposta di legge. 

(Getty)

Si parla molto in queste ore di revenge porn (qui trovi tutti i dettagli) e di castrazione chimica poiché la discussione in Parlamento su questi temi si è surriscaldata molto ieri. In particolare la Lega caldeggia questo provvedimento mentre ieri in aula è arrivato lo stop da parte del Movimento Cinque Stelle. In particolare ci si è soffermati su una frase del provvedimento che parlava di castrazione chimica “subordinata a trattamenti terapeutici o farmacologici inibitori della libido con il consenso del condannato”. “È chiaro che non voterò un emendamento del genere. È una presa in giro dire: ti castriamo ma solo se sei d’accordo. Non è la castrazione chimica lo strumento, ma il carcere e la certezza della pena. Quello che propongono è solo propaganda politica e come me la pensano decine di miei colleghi”, ha detto la deputata M5S Veronica Giannone.

Cerchiamo meglio di capire di cosa si tratta e cosa si intende quando si parla di possibile pena per stupratori e pedofili di castrazione chimica.

Cos’è la castrazione chimica

In sostanza la castrazione chimica è la somministrazione di farmaci a base di ormoni che inibiscono la produzione del testosterone nei testicoli degli uomini. Il punto è che su questa pratica si sa ancora pochissimo. Vincenzo Mirone, già presidente della Società italiana di urologia e professore di Urologia alla Federico II di Napoli, spiega al Corriere della Sera che “i farmaci sono nati per combattere il carcinoma alla prostata ma oggi sono utilizzati anche per abbattere il desiderio sessuale dei sex offender, là dove il carcere non basta”. Andrea Salonia, urologo e andrologo, aggiunge: “Sfatiamo però il mito che i violentatori e i pedofili abbiano un livello di testosterone più alto dei soggetti che hanno una normale sessualità. Non è così: non è dal livello di ormone maschile che si può capire se un uomo diventerà un sex offender”.  Salonia poi conclude: “Abbiamo pazienti con 0,01 di testosterone perché hanno avuto problemi di tutt’altro genere che hanno ancora un’attività sessuale proprio perché la sessualità non è solo una questione di ormoni, ma è legata anche alla sfera biologica e psicologica”.

In Europa la castrazione chimica è utilizzata (poco) in Svezia, Finlandia, Germania, Danimarca, Norvegia, Belgio e Francia e anche in questi casi previo consenso del condannato.

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