Marcia per la vita: in Argentina sono scese in piazza 2 milioni di persone

2 milioni di persone sono scese in piazzaL’Argentina si conferma una nazione in favore del diritto alla vita del nascituro: durante l’ultima Marcia per la vita, sono scese in piazza 2 milioni di persone, 300.000 solo nella capitale Buenos Aires.

Che la maggioranza del popolo argentino fosse schierato in favore del diritto alla vita del nascituro lo si era capito lo scorso anno, quando il governo retto dal presidente Macrì ha proposto il referendum con il quale si chiedeva ai cittadini di votare l’abrogazione della legge anti aborto. Alcuni gruppi in favore del diritto della donna di fare del proprio corpo ciò che vogliono avevano infatti portato in parlamento la discussione riguardante una legge che rendesse legale l’aborto attraverso una raccolta firme. Al successivo referendum, però, ha vinto il diritto alla vita del nascituro, un risultato in controtendenza con quelli ottenuti da referendum simili nel resto del mondo (l’ultimo quello in Irlanda).

Tale posizione in difesa della vita è stata ribadita sabato scorso in tutti i centri abitati del Paese sudamericano, dove l’associazione ‘Marcia per la vita dell’Argentina‘ ha organizzato una manifestazione nazionale per ribadire ai politici che alle prossime elezioni dovranno tenere conto della loro posizione sull’aborto per ottenerne i voti. Il risultato è stato sorprendente: 300.000 persone hanno inondato le vie di Buenos Aires, mentre negli altri 200 centri urbani sono stati 1.700.000 i manifestanti che sono scesi in piazza.

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Marcia per la vita in Argentina: “Ha vinto la famiglia e la gioia per la vita”

Gli organizzatori della Marcia ci hanno tenuto a precisare che i partecipanti non appartenevano ad un unico colore politico, tra i manifestanti c’erano anche atei, persone con un background di sinistra, omosessuali, lesbiche e femministe che lottano per il diritto della vita del nascituro. Chiaramente alla manifestazione hanno aderito anche le associazioni religiose ed esponenti di tutte le religioni professate in Argentina (cattolici, cristiani, ebrei e islamici). Ciò che emerge è dunque un’unità d’intenti che supera le tradizionali divisioni politiche e che stando alle parole di una delle organizzatrici, Carolina Brown, ha visto trionfare la famiglia: “C’era uno spirito palpabile di festa, di gioia, con le famiglie che si radunavano insieme, così come una presenza travolgente di giovani”. Proprio la presenza di giovani, ha sottolineato inoltre la Brown, è l’elemento più importante perché saranno loro che dovranno un giorno continuare la battaglia in favore della vita.

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