Stati Uniti, scandalo sui college: i figli dei vip ammessi dietro “mazzette”

E’ bufera su alcune delle più prestigiose università statunitensi, da Yale a Stanford, travolte da un’inchiesta sul pagamento di mazzette per l’ammissione di studenti “bene”.

Avrebbero ricevuto milioni di dollari in “mazzette” per aiutare ragazzi di buona famiglia a essere ammessi al college, a prescindere dai loro meriti accademici o sportivi. Con questa accusa 50 persone, tra cui coach e counselor privati, sono state ufficialmente incriminate negli Stati Uniti. Lo scandalo vede coinvolti anche molti vip.

Secondo la Procura di Boston, infatti, a beneficiare della “spinta” per entrare nelle più prestigiose università del Paese, da Yale a Stanford, sarebbero stati i figli di ricchi imprenditori e di alcuni attori di Hollywood, tra cui le attrici Felicity Huffman (la Bree di “Desperate Housewives”) e Lori Loughlin (protagonista della serie tv “Summerland”). Diversi media statunitensi, in particolare, hanno riportato che gli inquirenti sarebbero in possesso di registrazioni che inchiodano la Huffman e il marito, l’attore William H. Macy: i due avrebbero sborsato 15mila dollari per favorire l’immatricolazione della figlia maggiore. Loughlin e il consorte, invece, ne avrebbero spesi addirittura 500mila dollari per far entrare le figlie in una squadra sportiva della University of Southern California (USC) e nel college desiderato, sebbene non ne avessero i “titoli”.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Una macchina della corruzione molto ben organizzata

La macchina della corruzione era molto ben organizzata. A gestire le richieste sarebbe stata la “The Edge College and Career Network”, meglio nota semplicemente come “The Key” (La chiave), una società a scopo di lucro per l’ammissione ai college fondata nel 2007 e con sede a Newport Beach, in California. Bastava che i genitori – naturalmente ricchi e potenti – staccassero lauti assegni per garantire ai loro pargoli il superamento (truffaldino) degli esami di ammissione e il confezionamento delle opportune credenziali sportive. Il titolare della società, William Rick Singer, è accusato di riciclaggio, criminalità organizzata, ostruzione della giustizia e truffa agli Stati Uniti. Delle stesse accuse dovranno rispondere, tra gli altri, un designer di moda e un noto avvocato. Secondo il procuratore del distretto del Massachusetts, Andrew E. Lelling, lo scandalo è “il più grande nel suo genere di cui il Dipartimento di Giustizia si sia mai occupato”.

EDS

 

 

Impostazioni privacy