Roma, femministe in piazza tra atti vandalici, insulti e bestemmie

tra atti vandalici, insulti e bestemmie
(Facebook)

A Roma le femministe sono scese in piazza giorno 8 marzo per manifestare contro le ingiustizie sociali subite dalle donne, nonché contro i femminicidi. Tra i manifesti sono apparsi insulti a Salvini e bestemmie.

Si è concluso da poco l’8 marzo, giornata mondiale della donna in cui si celebrano le conquiste sociali ottenute nel secolo scorso, ma in cui si denunciano anche i torti e le violenze subite. Proprio per questo in tutte le principali piazze d’Italia, ogni anno le femministe scendono in piazza per continuare a rivendicare i propri diritti e per denunciare i torti che ancora oggi sono costrette a subire, tra i quali ci sono le differenze salariali, quelle occupazionali, le molestie sul lavoro e le violenze domestiche, le quali spesso sfociano in morti violente.

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Roma, femministe in piazza tra atti vandalici, insulti e bestemmie

L’8 marzo è quindi un giorno importante, un’opportunità per fare emergere a livello mondiale le istanze di tutte le donne, esprimere solidarietà tra loro e con loro, dare risalto alle problematiche che sono ancora oggi costrette a vivere. A Roma la manifestazione annuale è stata molto sentita e partecipata, tanto che migliaia di donne si sono riunite in strada sin dalla mattina ed hanno cominciato ad intonare cori e slogan. A questo sano modo di manifestare c’è stata qualcuna delle partecipanti che ha deciso di aggiungere dell’altro: lasciare un segno più evidente imbrattando statue e muri con vernice di color rosa.

Altre hanno invece dato sfogo alla fantasia scrivendo striscioni di protesta contro gli uomini, l’omofobia, i politici ed i movimenti pro vita. Anche in questo caso, però, alcune sono andate oltre, passando ad esempio agli insulti personali ai danni di Salvini -“Salvini ce l’ha piccolo”, o alle bestemmie per fare passare il messaggio che sull’aborto l’ultima parola spetta alla donna: “Il corpo è mio e non di quel porco…”, bhe avete capito. Sia gli spray che insulti e bestemmie sono un errore non di poco conto: in primo luogo perché offendi la sensibilità non solo di chi vuoi attaccare, ma anche di chi appoggia la vostra protesta, in secondo luogo perché induci a scrivere di questo togliendo spazio sui media ai giusti reclami che porti in piazza.

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