Incidente aereo, la storia dell’uomo sopravvissuto per un ritardo di due minuti

aereo etiopia boeingIncidente aereo. 157 morti su 158 che avrebbero dovuto volare. Sopravvissuto uomo greco per un ritardo di due minuti.

157 i morti che ha mietuto l’incidente aereo dellEtiopian, il Boeing 737 schiantatosi al suolo domenica scorsa. 157 passeggeri, che però sarebbero dovuti essere 158. “Il mio giorno fortunato”, così Antonis Mavropoulos, scrive sul suo profilo social. L’uomo di nazionalità greca, avrebbe dovuto prendere quel maledetto volo ed invece, per soli due minuti, ha avuto l’opportunità di continuare a vivere. Un rigore quello dell’aeroporto che inizialmente aveva infastidito l’uomo e che poi per lui si è rivelato la sua seconda chance.

Incidente aereo, uomo greco salvo per due minuti di ritardo

“Non mi hanno lasciato margini di discussione, nonostante le mie insistenze. Mi hanno detto di non protestare e di ringraziare Dio, perché ero l’unico passeggero che non era entrato in quell’aereo, di cui non si ha più traccia. All’inizio ho pensato che stesse mentendo, poi ho capito dal loro atteggiamento che non c’erano dubbi”. Il personale dell’aeroporto era a conoscenza del fatto che l’aereo non fosse più nei radar, che si fossero perse le tracce e quell’atteggiamento di Mavropolulos, infastidito, fu subito smorzato dalle parole che gli gelarono il cuore. Intanto lo stesso uomo cercava di capire via web cosa fosse accaduto, le informazioni sul volo, mail Wifi non permetteva, poi un sms di un amico, il volo si era schiantato.

Incidente aereo, il sopravvissuto e la preoccupazione dei cari

Assidua ricerca conclusasi con un sms di un amico, così Antonis Mavropoulus, ha saputo dell’incidente del volo su cui, per soli sue minuti di ritardo, non era salito. “A quel punto ho capito che dovevo contattare la mia famiglia e tutti i miei amici per informarli che non avevo preso quel volo” – ha dichiarato. “In quel momento sono crollato, perché ho capito solo in quell’istante quanto ero stato fortunato”. Il messaggio social: “Ci sono milioni di piccoli fili che muovono le nostre vite, e di cui non ci accorgiamo. Basta romperne uno per capire quanto sono importanti”.

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