La piccola Elisa combatte ancora contro la leucemia, il trapianto non ha funzionato

il trapianto non ha attecchito
(Facebook)

La piccola Elisa, bimba di 4 anni affetta da leucemia, non è ancora fuori pericolo: il trapianto di midollo non ha avuto gli effetti sperati, ne serve un altro.

Lo scorso anno la storia della piccola Elisa, bambina di 4 anni affetta da leucemia, aveva colpito il cuore di milioni di italiani. Il padre aveva diffuso un accorato appello sui social per trovare un donatore di midollo osseo compatibile, ultima speranza per quella piccola di rimanere in vita. Con il passare dei giorni e delle settimane la sua storia è stata condivisa anche da personaggi del mondo dello spettacolo (tra i quali anche Alex Britti e Anastacia) ed alla fine è stato trovato un donatore.

Effettuato il trapianto ci sono stati mesi difficili, ma alla fine sembrava che tutto potesse sistemarsi: Elisa era tornata a mangiare, camminare e giocare. Quel momento di felicità, però, si è rivelato soltanto un’illusione, poiché nel luglio del 2018 alcuni valori hanno cominciato a sballare e dopo poco tempo è stato chiaro che la malattia era tornata. A rivelarlo in un lungo post Facebook è stato il padre della piccola, Fabio, che ancora una volta si rivolge alla magnanimità della gente per ricevere sostegno morale e pratico per una figlia avversata dal destino.

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Piccola Elisa, papa Fabio: “La belva è tornata”

Il lungo post su Facebook del disperato padre comincia con un annuncio che nessuno avrebbe voluto leggere: “Tutto finito. Tutto spazzato via. La belva bastarda è tornata. La tanto temuta leucemia è ritornata a riprendersi il corpicino minuto di soli 12 chili della piccola Elisa. Il trapianto non ha tenuto”. In seguito Fabio racconta come sono andare le cose dopo il trapianto, per spiegare le sofferenze fisiche e morali che la figlia ha subito nel 2018 e per sfogare il dolore che lo affligge: “Nonostante I medici abbiano provato a ripristinare la situazione non c’è più stato nulla da fare, la malattia era tornata. Dopo 2 anni di devastanti chemio e farmaci dopo che Elisa è legata al catetere venoso che l’alimenta 24/24 è tutto da rifare”. Infine si rivolge a chi in questi anni è stato accanto a lui e Elisa e li ringrazia: “Grazie a chi ci condividerà nella preghiera o con un semplice pensiero positivo”.

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