Modalità aereo: cast, trama e curiosità sul nuovo film di Fausto Brizzi

Fausto Brizzi dirige Modalità aereo, la sua nuova commedia con Paolo Ruffini, Violante Placido e Lillo, film che sta riscuotendo enorme successo in tutte le sale italiane. Scopriamo la trama, il cast e tutte le curiosità sulla pellicola.

Modalità aereo, la trama

Diego Gardini (Paolo Ruffini) è un personaggio di grande successo. La sua immensa popolarità l’ha reso però presuntuoso e arrogante, soprattutto nei confronti di tutti coloro da lui ritenuti inferiori. La vita di Diego viene stravolta dall’incontro coi due inservienti dei bagni dell’aeroporto, Sabino e Ivano (Dino Abbrescia e Lillo), che si ritroveranno tra le mani il suo telefonino quando distrattamente lo dimentica appoggiato sul lavello. Lo smart phone di Gardini contiene tutte le sue carte di credito e i suoi contatti telefonici e social: per i due inservienti è l’occasione di sfruttare tutte le grandi ricchezze del vip mentre è in viaggio per Sidney. Diego si renderà conto ormai in volo della disastrosa perdita, ma forse è più un bene che un male. Il viaggio potrebbe riservare inaspettate sorprese.

Qui sotto il trailer del film.

Modalità aereo, il cast

Per la sua nuova pellicola Brizzi decide di ingaggiare un corpo di attori comici di gran successo: Paolo Ruffini, nel ruolo di Diego Gardini; Dino Abbrescia e Lillo, nei panni di Savino e Ivano; Violante Placido (Jack Frusciante è uscito dal gruppo) è invece la hostess del volo e Caterina Guzzanti (Boris) copre il ruolo della moglie d’Ivano.

Modalità aereo, le curiosità

Il film di Brizzi è il secondo uscito dopo il grande scandalo nato con l’esplosione del movimento #metoo in Italia: il regista era stato accusato di molestie, confinato dal mondo dello spettacolo e nascosto per la vergogna. Anche se le accuse si rivelarono successivamente false, Brizzi venne sabotato artisticamente e socialmente (il suo film, Poveri ma ricchissimi, non visse di vita facile e per mesi fu seguito da una nube di diffidenza). Modalità aereo pare essere una denuncia autobiografica, un altro modo per raccontare la sua storia. Quella che nel film viene definita la macchina del fango di Gardini sono le stesse disinformazione e calunnia che colpirono il regista: un modo genuino e comico per raccontare una storia che tenta di educare sulle proprie libertà e quelle del prossimo, una storia cruda che fa divertire.

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